L’acqua calda sgorga a Postal

Dopo tanti scavi inutili alla ricerca di falde termali, la scoperta è avvenuta grazie a un rabdomante


di Ezio Danieli


POSTAL. L'hanno cercata, per anni, scavando in fondo alla strada Rabbiosi e spendendo parecchi soldi pubblici. Di acqua calda però ne era sgorgata poca dal sottosuolo. E poi c'era da portarla fino alle Terme tramite condotte che dovevano passare attraverso i fondi coltivati dei contadini. Progetto quindi accantonato. Ma ora, che l'acqua calda è sgorgata copiosa nei pressi di Postal, l'interesse è tornato. E' presto per esprimere un giudizio sull'utilizzo o meno del prezioso liquido.Ma alle Terme stanno seguendo, con comprensibile interesse, l'evolversi della situazione e soprattutto l'esito delle verifiche che dovrebbero iniziare entro breve tempo. Un fatto è certo: a sud del paese di Postal, a seguito dei trivellamenti iniziati lo scorso mese di luglio, sta uscendo dell'acqua calda. I primi controlli hanno stabilito che sono dai 26 ai 28 i gradi Celsius dell'acqua che sta uscendo abbastanza copiosa. Il geologo che ha studiato a fondo il terreno, Giovanni Ronzani, è convinto che sotto i 900 metri - dove avviene il pompaggio in questo periodo - di acqua ce ne sia ancora. Bisognerà "curare" meglio alcune falde. Poi il pompaggio potrebbe dare risultati ancora più consistenti di quelli finora ottenuti. Il proprietario del terreno su cui si sta lavorando è Roland Leimer che, proprio a Postal, ha un vivaio di piante. «Mi ero già accorto, una decina di anni fa, che c'erano delle anomalie in superficie. Ho voluto saperne di più, soprattutto dopo gli scavi che la Provincia aveva iniziato alle porte di Merano. Ho chiesto la consulenza di un esperto di Andriano, Richard Hoerwarter, che aveva già lavorato anche all'estero per realizzare dei pozzi per estrarre l'acqua dal sottosuolo. Hoerwarter è un rabdomante ed ha indicato, dopo vari sopralluoghi nella zona a sud di Postal dove c'è il mio terreno, come possibile la presenza di una falda. Il 21 giugno è stato allestito il cantiere ed il 9 luglio è stato fatto il buco per iniziare la trivellazione eseguito dalla ditta specializzata Samminiatese Pozzi della provincia di Pisa, una delle più qualificate a livello nazionale». Nei giorni scorsi, quando la trivella ha raggiunto i 900 metri di profondità la sorpresa: l'acqua calda è uscita con quelle caratteristiche - fra i 26 ed i 28 gradi Celsius - che lasciano ben sperare per il futuro. «Abbiamo già deciso, sulla base delle indicazioni del geologo, di continuare nella trivellazione e di procedere con tutte le verifiche del caso», dice ancora Leimer. La società delle Terme, intanto, attende con fiducia.

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