L’Altstadtfest ha salutato con un pienone in centro

Musica e stand gastronomici hanno accolto in tre giorni migliaia di visitatori Dietro il successo della manifestazione c’è anche il lavoro di tanti volontari


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Tra i protagonisti dell’Altstadtfest che si è chiusa ieri a Bressanone con la tradizionale sfilata delle lanterne non ci sono stati solo il comitato organizzatore e i vip ospiti, ma anche i due mila volontari che per tre giorni hanno lavorato in turni spesso massacranti e con temperature non proprio favorevoli. Tutto questo per rendere la festa della città un evento unico per i concittadini e anche per i tanti ospiti provenienti da fuori provincia che hanno scelto la cittadina vescovile come meta per le loro vacanze.

Fra i tanti volontari che hanno lavorato in centro storico abbiamo incontrato quelli del Soccoro alpino della stazione di Bressanone, che dalla prima edizione della festa sono sempre stati presenti, biennio dopo biennio. “Ormai la nostra postazione nel cuore di piazza del Duomo è diventata una tradizione – ha sottolineato Dario Tassara, membro del corpo di soccorso alpino e speleologico – Non ci siamo persi un’edizione e ormai la gente ci conosce e sa su quali piatti tradizionali può puntare venendo a trovarci. La nostra specialità negli anni è sempre stata la carne, come il tastasal e il Nebraska steack, ma abbiamo anche un piatto dedicato ai vegetariani come il tomino con polenta, funghi, fagioli o verdura alla griglia. Per quando concerne l'organizzazione dei turni - continua Tassara - siamo stati in 25 per per i 5 turni della festa. Di fatto siamo stati una cinquantina di persone a lavorare dietro il bancone, di cui 15 persone che sono arrivate da fuori e che già da martedì scorso si sono messe d’impegno per arrivare puntuali all'apertura di venerdì”.

Fra gli stand più gettonati e tradizionali c'era anche quello dei vigili del fuoco volontari di Millan che con i loro polli alla griglia e lo stinco sono stati molto apprezzati. “Ogni anno cuciniamo circa un migliaio di polli in tre giorni non stop di festa e ad essere venduti di più sono i mezzi polli alla griglia come da menù – ha raccontato il comandante del corpo Christian Knollseisen – Non solo cibo, tuttavia, perché in feste come queste ad andare molto è anche la birra, ma qui è più difficile fare una stima precisa di quanti litri vengano consumati nell'arco dell'intera festa. Noi per esempio distribuiamo circa 20 fusti da 30 litri per tutta la durata della festa, ovvero 600 litri in totale. A lavorare qui siamo stati 150 persone, di cui 50 del nostro corpo volontario di Millan. Tutti gli altri sono amici, conoscenti e parenti che ci hanno dato una mano a servire le oltre 500 persone che hanno trovato posto a sedere nella nostra zona”.

Dopo un'assenza di oltre 20 anni quest’anno è tornato il Circolo Don Bosco, con un piccolo stand lungo via Bastioni Maggiori: “Abbiamo voluto fare una cosa diversa dagli altri e proporre una specialità emiliana, ovvero la tigella accompagnata dal lambrusco– ha detto Gualtiero Innocenti - Nei nostri 75 metri quadrati di spazio, abbiamo lavorato in circa 25 persone che si sono alternate nei turni della festa. Abbiamo presentato inoltre un'importante novità per i senior, ovvero un menu a loro dedicato consumabile presso il nostro stand in modo gratuito con il buono che annualmente il Comune mette a disposizione per la festa”.

Tanti anche gli stand “sportivi”, come quello del Bressanone Basket Brixen che da sei edizioni si ripropone in via Bastioni Maggiori: “Qui ci siamo trovati in una ventina di persone a lavorare nei due turni giornalieri – raccontava Christian Omeghi – La nostra specialità sono gli hamburger e abbiamo anche un'offerta per i vegetariani, e ovviamente anche tanta birra”.

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