L’amministratore Sad a processo per il fisco
Ingomar Gatterer accusato (in qualità di imprenditore) di utilizzo di fatture false Al centro del caso la gestione di un appalto per il servizio skibus in val Gardena
BOLZANO. Guai giudiziari di un certo rilievo per Ingomar Gatterer, amministratore delegato della Sad. Il noto manager (nonchè imprenditore privato nel settore dei trasporti) è da ieri sotto processo con l’accusa di violazione delle norme fiscali. a metterlo nei guai è stato un controllo della Guardia di Finanza che ha interessato una delle ditte direttamente riconducibili all’imputato. Si tratta della «Klöckerbus line» che avrebbe inserito in contabilità fatture relative ad operazioni inesistenti al fine di aumentare i costi di esercizio ed abbattere gli utili tassabili. Questa per lo meno è l’accusa contenuta in un verbale della Guardia di Finanza che ha generato il processo avviato ieri mattina in tribunale a Bolzano davanti al giudice Ivo Pertathoner.
Va subito messo in chiaro che Ingomar Gatterer si è sempre dichiarato estraneo alle accuse ed il suo legale, Andrea Gnecchi, è convinto di ottenere una assoluzione piena del proprio assistito. L’ipotesi accusatoria, curata in un primo tempo dal pubblico ministero Axel Bisignano, fa riferimento ad alcune fatture emesse da una ditta di autostrasporti di Treviso emesse - secondo la Procura - a fronte di un servizio mai prestato. «Si tratta di una somma che può essere definita ridicola rispetto al fatturato complessivo dell’azienda dell’imputato» ha puntualizzato ieri a fine udienza l’ avvocato difensore Andrea Gnecchi. L’accusa però resta e non può che risultare anche imbarazzante per un imprenditore che ricopre anche funzioni delicate di manager all’interno della Sad, la società da anni concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale che vive, ovviamente, di sovvenzioni provinciali. Originariamente il capo d’imputazione riservato a Ingomar Gatterer comprendeva due episodi. Per uno, però, il giudice dell’udienza preliminare già nelle scorse settimane aveva disposto il non luogo a procedere in quanto era emerso che la presunta irregolarità riscontrata dalle Fiamme Gialle non aveva risvolti di carattere penale. E’ però rimasta in piedi la seconda contestazione per la quale ora Gatterer è sotto processo. Al centro del caso c’è il servizio di trasporto skibus in val Gardena. La «Klöckerbus line» decise di subappaltare il servizio ad una impresa di Treviso che però , dopo qualche mese, si dimostrò del tutto inaffidabile ed in gravi difficoltà finanziarie. Per far fronte alla situazione Gatterer decise di intervenire personalmente anche perchè vi era il serio pericolo che gli autisti impegnati nel servizio non si presentassero più al lavoro dato che per un periodo prolungato non erano stati stipendiati. Proprio per evitare ulteriori problemi Gatterer finì per pagare direttamente gli stipendi arretrati ai dipendenti della ditta trevigiana pensando, probabilmente, di rivalersi successivamente sull’impresa veneta. In realtà la ditta di Treviso, nonostante non avesse di fatto garantito il servizio (in quanto non pagava i lavoratori coinvolti) emise ugualmente fattura che poi fu inserita in contabilità come costi dalla «Klöckerbus line». Secondo la Guardia di Finanza e la Procura le fatture debbono essere considerate false in quanto emesse per operazioni inesistenti e poi utilizzate per ridurre contabilmente gli utili di impresa ed eludere in proporzione le imposizioni fiscali o per costituirsi fondi «neri».Il titolare della ditta di Treviso (che emise le fatture) non è imputato in quanto deceduto.
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