L'Ana di Trento: «L'adunata a Bolzano sarà memorabile»

Pinamonti ricorda che anche a Trento è stato allestito un interessante momento storico. "Si tratta della mostra che riguarda gli alpini sul Don, in Russia"


Roberto Gerola


TRENTO. «Per noi penne nere trentine, l'Adunata di Bolzano (11-13 maggio 2012) sarà occasione per essere numerosissimi». Così Maurizio Pinamonti, presidente della Sezione Ana di Trento, la più consistente in Italia come numero di soci alpini. I giovani trentini di leva sono passati quasi tutti nelle caserme dell'Alto Adige: Merano, Malles, Glorenza, Vipiteno, Brunico, Dobbiaco, Brennero, non sono che alcuni dei paesi che hanno visto centinaia di giovani provenienti da tutte le valli trentine.

«E sarà un'Adunata memorabile» aggiunge. Nonostante la vicinanza, la passione di partecipare alle Adunate ha fatto che sì che molti gruppi si siano già organizzati per alcuni giorni di soggiorno e quindi, non solo la partecipazione alla sfilata che sarà nel tardo pomeriggio. Insomma, il «rito» sarà rispettato: «accampamento» nei dintorni, «escursioni» nelle vie del centro storico, partecipazione alle cerimonie, qualche puntata alla caserma che li ha visti naioni e poi, sfilata inquadrati nel proprio settore.

Ma Pinamonti ricorda che anche a Trento è stato allestito un interessante momento storico. «Si tratta della mostra, dice, che riguarda gli alpini sul Don in Russia. Trova collocazione nelle due gallerie recuperate e trasformate appunto in luogo per esposizioni ed eventi culturali. Con la Fondazione Museo storico del Trentino è proposta fino al prossimo settembre la mostra "Ritorno sul Don 1941-43"; con il Museo delle penne nere sul Doss Trent, rappresentano importanti testimonianze per tutti gli alpini». «In alto la penna!»

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