L’appello dei Sinti «Più integrazione e meno pregiudizi»

La comunità ha incontrato amministratori e politici: «La società fa ancora troppa fatica ad accoglierci»


di Ezio Danieli


MERANO. Accorato appello dei Sinti nei confronti delle autorità. "Abbiamo una nostra cultura che è fatta di tradizioni, dei mestieri che sappiamo fare, della musica. Abbiamo l'esigenza di mostrarli a tutti per favorire, in questo modo, quell'integrazione con la società normale che ancora fa troppa fatica nell'accoglierci".

Questo è il messaggio della comunità dei Sinti lanciato l'altra sera nel corso di un pubblico incontro con i responsabili della società. "Siamo cittadini italiani, come tutti voi, a lo siamo fin dal lontano 1700, quando la famiglia Gabrielli arrivò a Laces - ha detto Robert Gabrielli dell'associazione Sinti nel mondo di Merano - e siamo impegnati nella cultura attiva, ma vogliamo fare di tutto per mantenerla. Dateci l’opportunità di farlo, a Merano come a Bressanone e Bolzano e negli altri centri. Fate il possibile per evitare quei pregiudizi che ci sono. Non siamo delinquenti. Se qualcuno di noi ruba o delinque, viene estromesso dalla comunità Sinti”.

La musica occupa la gran parte dei Sinti. Sono bravi "e vorremmo dimostrarlo concretamente partecipando alle varie iniziative di festa che vengono proposte a Merano”. Il vice sindaco Balzarini, intervenuto al dibattito, ha detto che si può fare. "L'importante è che si possa discutere, sempre assieme, per trovare un impegno comune". Balzarini ha sottolineato anche gli sforzi del Comune per realizzare il campo nomadi alla confluenza, che si sta per concretizzare. Sono intervenuti poi l’onorevole Luisa Gnecchi ("Occorre partire dal mondo del lavoro: perché solo offrendo un'occupazione si può costruire una base solida su cui sviluppare la strategie culturali”), il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli che ha garantito il costante interesse del Comune capoluogo nei confronti dei Sinti e il dottor Pistecchia, dell'ufficio nazionale che si occupa di discriminazioni, Luca Cristelli, Karl Tragust, alcuni assessori comunali. Tutti d'accordo nel sostenere la causa dei Sinti, che hanno chiesto, a più riprese nei vari interventi e anche con un filmato in cui raccontano la loro storia e le angherie sopportate in tanti anni, più integrazione e maggiore attenzione ai loro problemi. Che sono il lavoro, la casa, lo spazio per crescere la loro cultura.

Il dibattito, articolato e interessante, ha visto la presenza anche di alcune ragazze che indossavano i costumi dei Sinti. L'intenso pomeriggio - seguito da un pubblico non numeroso ma attento - si è concluso con uno speciale buffet sinto e con l’esibizione di alcuni gruppi musicali Sinti che hanno dato un saggio della loro bravura,

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