L’arrivo di 40 profughi a Bolzano ha provocato la protesta di decine di immigrati

In tarda serata gli stranieri esclusi dal Centro hanno spiegato le loro ragioni all’esterno dell’ex caserma Gorio ai Piani



Profughi, monta la protesta da parte di alcune decine di immigrati fuori dall’ex caserma Gorio dove ieri sono arrivati una quarantina di immigrati dall’Eritrea e dal Sudan. Gli esclusi (che già vivevano in Alto Adige) hanno fatto sentire la loro voce, spiegando le ragioni della protesta anche alle forze dell’ordine.

La protesta degli immigrati esclusi davanti al centro profughi di Bolzano, video: Minisini

Nel frattempo anche la Provincia, con una nota, spiega che il contingente di profughi giunto a Bolzano è quello destinato in fretta e furia dal Governo nelle ultime ore per l’emergenza venutasi a creare a Lampedusa.

La nuova ondata di profughi delle ultime settimane ha costretto lo Stato ad assegnare circa 4000 persone, attualmente ospitate nei centri dell'Italia meridionale, alle altre Regioni. 40 di questi profughi sono arrivati in Alto Adige, e vengono ospitati presso la ex Caserma Gorio ai Piani di Bolzano.

Le coste italiane sono quotidianamente meta di sbarchi di imbarcazioni cariche di profughi. La conseguenza di ciò è che i centri di smistamento delle regioni meridionali sono sovraccarichi, e lo Stato ha deciso di distribuire circa 4000 profughi su tutto il territorio. 40 di loro sono arrivati in questi giorni presso la ex Caserma Gorio ai Piani di Bolzano: la metà ha trovato ospitalità all'interno della struttura, l'altra metà è invece alloggiata in container messi a disposizione dalla Protezione Civile provinciale.

Per offrire le migliori condizioni possibili, anche in termini di assistenza, la Protezione Civile e la Ripartizione politiche sociali della Provincia stano lavorando a stretto contatto con le forze dell'ordine e con le organizzazioni impegnate nel settore. "Si tratta di adempiere ad un obbligo morale e umanitario - sottolineano il presidente Arno Kompatscher e gli assessori Arnold Schuler e Martha Stocker - è nostro dovere offrire il necessario aiuto alle persone costrette a fuggire dai propri luoghi di origine". I tre membri della Giunta provinciale, infine, ribadiscono "lo spirito di solidarietà che anima la comunità altoatesina, da sempre pronta a muoversi in soccorso di chi ne ha bisogno".













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