L’Asl batte cassa per le fatture di 10 anni fa
Partiti i solleciti di pagamento per servizi prestati nel 2005. Il Ctcu: «Per qualcuno c’è la prescrizione»
BOLZANO. Dopo dieci anni l'Azienda Sanitaria batte i pugni sul tavolo e passa in rassegna tutti i pazienti morosi per riscuotere quanto dovuto. Anche a costo di andare indietro negli anni.
Nei giorni scorsi, dunque, sono partiti diversi solleciti che hanno colto di sorpresa alcuni cittadini. In molti, a questo punto, si sono recati al Centro Tutela Consumatori utenti che ha sollevato il caso. «È davvero curioso che l'Azienda sanitaria decida improvvisamente di chiedere questi soldi dopo così tanto tempo» l'opinione del presidente del Ctcu Walther Andreaus. «A noi, oltretutto, risulta che dopo dieci anni le fatture cadano in prescrizione quindi sarebbe bello capire come l'Asl intenda comportarsi in merito. Ai pazienti, infatti, sono state date informazioni contraddittorie. A qualcuno è stato detto che scatterà la prescrizione, ad altri è stato intimato di pagare per evitare tutta la procedura di riscossione con possibili pignoramenti. Ci vuole più chiarezza perché abbiamo qualche dubbio sulla legittimità di questo comportamento. In alcuni di questi solleciti, oltretutto, manca totalmente il riferimento a un numero di fattura, alla data di emissione o al nome dell'assistito con campi lasciati vuoti».
L'Azienda Sanitaria, comunque, risponde a stretto giro di posta e la linea non è per nulla morbida. «Capisco – replica il direttore della ripartizione economica Ernst Paul Huber – che le bollette possano essere fastidiose e che spesso vengano buttate o dimenticate, ma un'istituzione pubblica ha l'obbligo di riscuotere gli insoluti. Noi siamo sovvenzionati con i soldi di tutti i cittadini e non possiamo fare finta di nulla».
Ci sarebbe, però, la questione della prescrizione. «Sono stati inviati parecchi solleciti, quindi la prescrizione decade immediatamente dal momento in cui viene recapitata la richiesta di pagamento. È un discorso che non sta in piedi. Si tratta, oltretutto, di servizi che abbiamo già erogato». Le fatture, comunque, sarebbero distribuite sui quattro comprensori dato che nel 2004 e 2005 ancora non esisteva l'Asl unica. «Abbiamo la certezza che tutti e quattro i comprensori abbiano predisposto i necessari solleciti per ottenere un pagamento che non abbiamo e pretendiamo». (a.c.)
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