L’Austria: «Stop ai tir di sabato» 

Dopo il divieto estivo ora si blocca il traffico pesante da gennaio a marzo, anche al mattino


di Davide Pasquali


BOLZANO. L’Austria non ha nessuna intenzione di fermarsi: dopo il blocco dei tir imposto nel periodo estivo del 2018, adesso si raddoppia e lo si introduce anche nel periodo invernale. Mezzi pesanti internazionali fermi dunque al sabato, non soltanto al pomeriggio ma addirittura a partire dalle 7 del mattino.

Il Tirolo estenderà infatti il divieto di transito per tir a tutta la giornata di sabato tra il 5 gennaio e il 9 marzo, come già avvenuto d'estate. Lo ha annunciato ieri mattina il quotidiano Tiroler Tageszeitung dopo l'ok di Vienna.

Quest'anno saranno complessivamente 2,4 milioni i tir che transiteranno per il passo del Brennero.

Il divieto di transito sull'autostrada dell'Inntal come anche su quella del Brennero nei weekend di maggior traffico turistico scatterà già alle ore 7 e non alle ore 15, come negli altri weekend.

La vice governatrice del Tirolo, la Verde Ingrid Felipe, ha giustificato il provvedimento con il traffico molto intenso di turisti che si registra nei fine settimana durante l'alta stagione sciistica «con situazioni di pericolo a causa della lunga colonna di camion che bloccano la corsia di marcia».

L’Austria a primavera scorsa, limitando il transito dei tir al Brennero, aveva scatenato la protesta dell’autotrasporto italiano, che aveva invocato l’intervento del governo. «Venticinque giorni di numero chiuso, da marzo a luglio, per i camion in transito al Brennero. Un provvedimento unilaterale del governo del Tirolo austriaco - denunciava a primavera Nazzareno Ortoncelli, presidente Confartigianato Trasporti Veneto - che pesa come un macigno per le imprese ma che è avvenuto nella totale indifferenza del nostro Paese. Un blocco alla libera circolazione che va contro i principi fondanti della Costituzione europea da parte di uno Stato membro».

«L'Austria continua a prendere decisioni unilaterali in merito al divieto di transito dei mezzi pesanti all'interno del proprio territorio». Lo affermava a inizio autunno Piero Cavallaro, referente della Cna Fita del Trentino Alto Adige, dopo l’ennesimo blocco imposto Oltrebrennero per il 4 ottobre. Cavallaro sottolineava che «certe decisioni in Trentino Alto Adige le subiamo due volte: per il blocco dei Tir delle aziende locali e per le code di mezzi pesanti che raggiungono i 100 chilometri sull'Austostrada del Brennero. Se anche l'Italia agisse in pieno dispregio delle regole comunitarie, sarebbe facile mettere un freno all'invasione di veicoli provenienti dall'estero».

E non è mica finita qui: a inizio ottobre l’assemblea del Land Tirolo ha infatti varato all’unanimità un ulteriore giro di vite al traffico pesante che entrerà in vigore con l’agosto 2019.

Sono previsti, tra l’altro, il divieto di circolazione dei tir euro 4 (gli euro 5 seguiranno nel 2021) e l’inclusione dei tir euro 6 nel cosiddetto divieto settoriale.

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