L’autista del Suv killer evaso dai «domiciliari»

Era stato condannato a 12 anni per l’investimento mortale di via Rovigo Si trovava agli arresti da un parente. L’assicurazione ha pagato 700 mila euro


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Hafid El Maharzi, il marocchino che il 2 dicembre 2011 provocò il tragico investimento di via Rovigo (costato la vita al pensionato Guglielmo Andriolo) è evaso dagli arresti domiciliari (che il tribunale gli aveva concesso per le sue condizioni di salute) e si è reso irreperibile. E’ probabile che abbia lasciato l’Italia nella prospettiva di non scontare mai la condanna a 12 anni di reclusione qualora venisse confermata anche in Cassazione dopo i due gradi di giudizio di merito. Il primo verdetto fu emesso dal giudice Walter Pelino: dodici anni di reclusione per omicidio volontario (per dolo eventuale), 700 mila euro di risarcimento ai parenti della vittima, revoca definitiva della patente di guida ed espulsione dallo Stato a pena espiata. In realtà Hafid El Maharzi ha tolto il disturbo prima di scontare il suo debito con la giustizia italiana. La vicenda del marocchino completamente ubriaco che, alla guida di un potente Suv Mercedese, imbocca via Rovigo a velocità sostenuta travolgendo e uccidendo un pensionato (che se ne stava tornando a casa con la moglie dopo aver fatto la spesa) sta diventando un brutto esempio di come funzioni la macchina della giustizia nel nostro Paese. In sentenza il giudice (che riconobbe la semi infermità mentale dell’imputato) indicò che non si trattò di incidente stradale determinato da colpa (per disattenzione o negligenza) ma di omicidio volontario, seppur per dolo eventuale. Una sentenza destinata a far stato perchè sancì che non può essere considerato ammissibile giocare con la vita delle persone per raggiungere a tutti i costi un proprio vantaggio (in questo caso sfuggire ad un controllo dei vigili urbani) e poi invocare l'esimente della fatalità. Nel corso del processo tutte le perizie evidenziarono la velocità elevata (tra i 70 e gli 80 chilometri orari a fronte di un limite dei 40) con cui il Suv sfrecciò lungo via Rovigo e la decisione del l’imputato di correre il rischio anche di provocare un grave incidente pur di sfuggire ad una pattuglia dei vigili urbani da cui stava scappando per evitare i controlli anti alcol. La sentenza di primo grado venne confermata in toto anche in appello ed ora è in attesa del vaglio definitivo della Cassazione.Hafid El Maharzi, però, è evaso dai domiciliari ed è scappato, Il giudice gli aveva concesso di lasciare il carcere di via Dante a seguito dello stato di depressione in cui si sarebbe trovato per la carcerazione. Venne poi ai domiciliari dapprima in una struttura di cura e poi a casa di un parente in provincia di Venezia da dove è evaso. Intanto l’assicurazione dell’auto investitrice ha liquidato alla famiglia della vittima 700 mila euro, cioè quanto previsto a titolo di risarcimento dalla sentenza.

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