L’economia non corre più In Alto Adige crescita zero

La Camera di commercio: nel 2012 stagnazione del prodotto interno lordo. Per il 2013 molto dipenderà dalla domanda interna e di Paesi come la Germania


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Stagnazione in Alto Adige, ovvero crescita zero nel 2012. Sono le ultime stime della Camera di commercio di Bolzano relative al prodotto interno lordo altoatesino. «Il dato più probabile per l’anno in corso è quello che indica la variazione del Pil a quota zero», afferma il direttore dell’Ire (Istituto ricerca economica), Georg Lun. Nel 2011 si era registrato ancora un più 1,3 per cento.

Mal comune, mezzo gaudio, nel giorno in cui l’Istat certifica a livello nazionale una contrazione del prodotto interno lordo per l’anno in corso del 2,3% e una prospettiva per il 2013, ancora negativa (-0,5%). Ma come sarà - dal punto di vista economico - l’anno prossimo in provincia di Bolzano? «È ancora presto per fare una stima, molto dipenderà dalla domanda di Paesi come la Germania e dello stesso mercato italiano», risponde Lun. La Camera di commercio basa le sue analisi su tutta una seria di dati, con il rapporto mensile dell’Ire riferito all’ottobre scorso e appena pubblicato. Ed ecco che i numeri recenti dall’Ufficio provinciale osservazione mercato del lavoro mostrano, per il mese di settembre, un’occupazione tendenzialmente di nuovo in calo (-0,5% rispetto allo scorso anno). La dinamica occupazionale resta però in aumento, se osservata nella media dei primi nove mesi dell’anno (+0,2%). L’economia altoatesina al momento non genera posti di lavoro a sufficienza per far rientrare il numero di persone in cerca di occupazione, numero che si attesta, nella media dei primi nove mesi, sulle 10.045 unità. «Stando ai dati diffusi dall’Istat per il 2°ýtrimestre 2012, il tasso di disoccupazione per lý’Alto Adige si colloca sul 4,1%. Nel 2011 il valore medio era pari al 3,3%. Dai dati diffusi dall’Ufficio provinciale servizio lavoro emerge che il numero di persone in cerca di occupazione nei primi otto mesi dell’anno è aumentato in media di circa il 10%», si afferma nel rapporto mensile dell’Ire. «Alla fine di settembre il Registro delle imprese contava esattamente 40.917 imprese (agricoltura esclusa), con una crescita dello 0,8% rispetto allo scorso anno. Nei primi nove mesi del 2012 si è registrato un maggior numero sia di iscrizioni che di cessazioni rispetto al 2011. Dall’inizio dell’anno sono 52 le imprese che hanno aperto una procedura fallimentare, rispetto alle 35 dello stesso periodo dello scorso anno», ancora l’Istituto per la ricerca economica.

Il tasso d’inflazione, nel mese di settembre, era per Bolzano sul 4,0%, contro il 3,2% registrato a livello nazionale ed il 2,6% nella media dell’area-euro. La dinamica dei prezzi al consumo in Alto Adige rimane per il momento nettamente superiore a quella delle aree limitrofe. Pur tuttavia con una dato relativo ad ottobre che ha visto l’inflazione scendere al 3,6 per cento.

Anche i dati relativi alle entrate e alle uscite di veicoli ai caselli dellý’autostrada del Brennero rilevano un calo del traffico. Nei primi sette mesi del 2012 quello interno è diminuito (-5,7%) cosi come il traffico transfrontaliero (-1,4%), fatta eccezione per il transito di veicoli pesanti (+0,9%), rispetto allo stesso periodo del 2011. Infine il volume di credito erogato dalle banche locali a luglio 2012 si presenta in leggero calo (-1,0% rispetto all’anno precedente). Mentre il credito a soggetti privati aumenta ( +1,2%), quello alle imprese risulta essere in discesa (-2,0%).













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