L’ente Teatro sacrificato sull’altare dei risparmi

Annunciata da Durnwalder la fusione con la società che gestisce le Terme Oggi l’apparato che amministra Puccini e Kurhaus costa 1,45 milioni


di Giuseppe Rossi


MERANO. L'ente Teatro presieduto da Andreas Cappello, che in città amministra Kurhaus e teatro Puccini, potrebbe avere le ore contate. Nelle prossime settimane la Provincia potrebbe avviare una operazione di assorbimento della struttura, portandola sotto l'ala della società Terme Merano spa, altra azienda che attualmente è in mano pubblica. A prospettare questo intervento, che mira a contenere i costi e a snellire la burocrazia, è stato in prima persona il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder. «Alcune cose in questa direzione - ha detto Durnwalder - le abbiamo già fatte, come ad esempio la dismissione dell’hotel Terme. Altre ne restano da fare. Per Merano il piano d'azione prevede la fusione tra le società che gestiscono Terme e Kurhaus».

Aspetto non irrilevante è il fatto che tutte due le aziende pubbliche sono detenute da tre soci: Provincia, Comune di Merano e Azienda di soggiorno. Come poi non ricordare che il presidente di entrambe è lo stesso, ovvero l'ex Obmann della Svp meranese Andreas Cappello. Per dimensioni e volume d'affari sarà inevitabile che ad essere assorbito finirà per essere l'ente gestione Teatro. In futuro la manutenzione del Puccini e delle svariate sale del Kurhaus, Kursaal e Pavillon des Fleurs comprese, ma anche il servizio di prenotazione e concessione dell'uso sarà gestito dalle Terme.

Attualmente l'ente Teatro, che opera da solo, costa alla collettività 640 mila euro all’anno di contributi che vengono pagati al 50% dalla Provincia, mentre la restante parte viene coperta dal Comune di Merano e dall'Azienda di soggiorno. Il Comune, assieme ai 192 mila euro di contributi ogni anno gira all'ente 190 mila euro di affitti incassati dagli inquilini nei negozi che si affacciano su corso Libertà.

Il bilancio di previsione 2012 per l'ente gestione Teatro prevedeva una spesa di 1,45 milioni di euro per far funzionare tutto l'apparato oltre a 260 mila euro di investimenti. Tra le spese anche 286 mila euro per i custodi e il personale tecnico, 140 mila euro per il personale di segreteria e 54 mila euro per il consiglio d'amministrazione. Tutte spese queste che, con l'accorpamento, potrebbero essere in parte risparmiate o ridimensionate, facendo conto sul personale che già lavora alle Terme e predisponendo una riorganizzazione dei compiti. Una possibilità forse anche per veder ridotte le tariffe che oggi vengono richieste ai fruitori di teatro e Kurhaus e che spesso, vista la loro entità, scoraggiano certe iniziative. Non va poi dimenticato che in passato le Terme avevano lamentato la mancanza di una struttura propria per organizzare congressi. Con il passaggio delle competenze anche questa falla potrebbe essere colmata senza dover fare per forza nuovi investimenti.

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