L’Europa toglie due rotte alla Darwin

Da fine marzo stop ai collegamenti in deroga da Roma per Trapani e Ancona. L’ad Merlo: «Bolzano – per noi – non rischia»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Da fine marzo ci sono state tolte, dalla Comunità Europea, le tratte Ancona-Roma e Roma-Trapani, che operavamo entrambe in deroga»: a confermare la notizia, che era trapelata nelle scorse ore, è stato l’amministratore delegato di Darwin Airline Maurizio Merlo secondo il quale - allo stato attuale delle cose - la rotta Bolzano - Roma non correrebbe alcun rischio. «Per il capoluogo altoatesino abbiamo vinto un bando di gara triennale, regolarmente autorizzato da Enac, e non c’erano altri concorrenti in lizza».

Di sicuro Bruxelles, almeno per ora, non ha aperto procedure di infrazione per Bolzano, ma l’europarlamentare della Volkspartei Herbert Dorfmann assicura che esiste comunque un problema di fondo. «Dai primi accertamenti che ho fatto ieri - spiega l’esponente della Stella Alpina - è emerso che esiste un accordo bilaterale tra Unione Europea e Svizzera che vieta agli operatori elvetici, e pertanto anche alla Darwin che copre la rotta per Roma, di fare voli nazionali con partenza e arrivo negli altri Paesi. L’esempio classico è rappresentato proprio dalla tratta Ancona-Roma. Fino ad ora sono state tollerate, evidentemente, delle deroghe ma in futuro immagino non sarà più così».

Ma per Darwin questo cambio di atteggiamento da parte dell’Unione europea non è di poco conto perché su Trapani, ad esempio, erano stati fatti investimenti ingenti. Anche gli altoatesini - tra l’altro - prendevano il volo, con scalo a Roma, proprio per la comodità di partire da casa e arrivare, nel giro di qualche ora, in Sicilia. Ciò significa che - a breve - dovranno tornare a fare riferimento allo scalo di Verona, almeno per andare in Sicilia.

«Su Trapani - ammette Merlo - avevano investito molto anche le istituzioni siciliane, oltre alla nostra compagnia, quindi questo improvviso cambio di rotta ci stupisce non poco. Quella tratta, tra l’altro, rischia di non essere più operata da nessuno».

In realtà il maggior rigore da parte della Comunità Europea potrebbe essere dovuto, almeno secondo le ultime indiscrezioni emerse tra gli operatori del settore, ad un intervento sotto traccia di Lufthansa, che avrebbe gradito poco o nulla l’intesa tra Darwin ed Etihad, che ha avuto importanti riflessi economici anche sui mercati tedesco e svizzero. Da giugno, infatti, sarà operata anche la rotta Zurigo-Abu Dhabi che contribuirà a ridefinire le quote di mercato.

Prima dell’intesa con la compagnia degli Emirati Arabi, a cui Darwin ha ceduto il 33% delle proprie quote, nessuno si era interessato delle due rotte italiane e aveva tirato fuori dal cassetto il vecchio accordo tra Ue e Svizzera, che di fatto regolamenta, mettendo rigidi paletti, il mercato aereo.

L’amministratore delegato di Darwin Airline Maurizio Merlo si sente peraltro al riparo da possibili “imboscate”, almeno per quanto riguarda l’Alto Adige. «Qui c’è un bando triennale, approvato da Enac, che ci mette al riparo da eventuali contestazioni». Anzi, su Bolzano, ci sono trattative in corso (avviate con la giunta Durnwalder) per avere una rotta fissa verso nord. E in particolare su Düsseldorf, una delle basi di Etihad appunto. «Finora - sottolinea Merlo - ci sono stati solo dei colloqui informali, alla luce anche delle disponibilità del nostro nuovo partner». Lo stesso governatore altoatesino Arno Kompatscher ha ribadito del resto come lo scalo bolzanino, senza una rotta fissa verso Nord, funzioni a mezzo regime e non sia in grado di produrre degli utili.

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