L’inceneritore «scaricato» ai Comuni

Lo ha deciso la Provincia. Kompatscher: «Strano, la proprietà doveva passare a Eco Center». Aumenteranno le tariffe


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Il nuovo inceneritore a Bolzano Sud, una volta terminato, sarà ceduto dalla Provincia ai Comuni ma è giallo sull’aumento delle tariffe che potrebbe oscillare dal 10 al 50% a seconda degli scenari che si concretizzeranno nei prossimi mesi e dei comprensori presi in esame (in Pusteria e Venosta ci saranno i maggiori rincari). I costi di costruzione sono lievitati da 100 a 143 milioni.

«Le ragioni - sottolinea Giulio Angelucci, direttore dell’ufficio provinciale rifiuti - sono due: l’aumento del prezzo dell’acciaio e i costi di bonifica. La tariffa di smaltimento, per alcune zone dell’Alto Adige, passerà da 85 a 126 euro a tonnellata, ma sui residenti sarà scaricata solo una parte di questa cifra».

Sorpreso della decisione il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher: «È una decisione strana. Venerdì, con Durnwalder, avevamo trovato un accordo per il passaggio della proprietà a Eco Center. Per i Comuni ci sono problemi amministrativi e fiscali. La partita non è chiusa».

I certificati verdi. Per le tariffe molto dipenderà da quanti soldi riuscirà a incassare la Provincia con i cosiddetti “certificati verdi” grazie al termovalorizzatore. La domanda è stata inoltrata a Gse Energia ma la risposta non arriverà prima di 6 mesi, più o meno il tempo necessario per attivare il nuovo impianto. Si parla di 1-2 milioni l’anno per 20 anni. Ovvero di una cifra compresa tra 20 e 40 milioni.

La cessione. «Il piano di finanziamento - assicura il governatore altoatesino Durnwalder - verrà elaborato in modo tale che le tariffe non aumentino in modo sconsiderato». L’impianto trasformerà in energia i rifiuti. Resta da capire se Provincia e Consorzio dei Comuni troveranno l’intesa sulla proprietà.

«La Provincia ha costruito la struttura - spiega Durnwalder - ma lo smaltimento dei rifiuti è compito dei Comuni, e dovranno essere loro ad acquistare e gestire il termovalorizzatore. I costi di realizzazione ammontano a 143 milioni, 20 dei quali resteranno a nostro carico». Si tratta del denaro speso per bonifica, pianificazione e interventi tecnici. Restano altri 123 milioni che i Comuni saranno chiamati a coprire sotto forma di credito anticipato dalla Provincia».

In una seconda fase i Comuni dovranno gestire l'impianto. «La decisione non spetta a noi - ha precisato Durnwalder - ma immagino che la gestione sarà affidata a Eco Center». In quel caso la Provincia è disposta a cedere gratuitamente la sua partecipazione azionaria, pari al 10%, in modo tale che la società resti interamente in mano ai Comuni.

Il finanziamento. I 123 milioni dovranno essere ripagati in 15 anni, e ciò significa un esborso annuo di 13 milioni per i Comuni. Per evitare che i rincari vadano interamente a carico dei residenti la giunta provinciale ha previsto un sostegno con l’accesso al fondo di rotazione.

«Ciò potrebbe consentire ai Comuni di coprire gran parte dei costi - ha spiegato il presidente Durnwalder - soprattutto nella fase inziale». Dato che l'accesso al fondo, attualmente, è consentito solamente ai Comuni, è in dirittura d'arrivo una modifica di legge che aprirà le porte anche a società partecipate come l’Eco Center.

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