«L’interporto a Verona? Un’opera indispensabile» 

La concessione A22. La Camera di commercio: fondamentale per le merci da strada a rotaia Ebner: «Senza queste condizioni meglio la gara». Domani chiarimento dei soci pubblici



Bolzano. Sempre più tesa la situazione in Autobrennero. Domani alla seduta dei soci pubblici arriverà una squadra divisa rispetto alla strategia nei confronti del ministero, alla governance e agli obiettivi. Ieri un nuovo fronte è stato aperto dalla Camera di Commercio, con una dura presa di posizione sul progetto di interporto di Isola della Scala, che Roma ritiene non finanziabile con l’accordo di concessione. «A queste condizioni perfino l'alternativa di una gara europea per la concessione dell’A22 sarebbe più ragionevole», conclude Michl Ebner (presidente della Camera di Commercio). Gelidi anche i rapporti con i soci del sud. Nella lettera spedita la scorsa settimana ai presidenti di Bolzano e Trento Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti si elencano le criticità viste da sud. «Se la prospettiva è non pesare nel cda, non avere opere sui territori e non avere dividendi, che cosa stiamo a fare nella A22?» ha dichiarato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi (all’Arena).

Il polo intermodale

Il «caso» del polo intermodale di Isola della Scala (Verona) emerge nell’ultima versione dell’accordo sulla concessione inviato dal ministro dei Trasporti Toninelli alla Regione. Dalla bozza sono spariti 350 milioni di euro previsti dai soci della A22 per capitalizzare le società partecipate e per i progetti di Isola della Scala (polo intermodale), Cispadana, Valdaro (porto di Mantova) e Interbrennero (interporto a Trento). Via dal piano finanziario regolatorio e dal piano economico-finanziario perché considerati non remunerabili in tariffa, cioè non finanziabili attraverso il pedaggio.

La protesta

La cancellazione è «inaccettabile» secondo la Camera di commercio di Bolzano, dato che sarà proprio tale interporto «a permettere in futuro il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia». Già nel 1996 i responsabili dell'A22 avevano acquistato, tramite la società affiliata Str, ricorda Ebner, un terreno di 70 ettari nel Comune di Isola della Scala, a sud di Verona. L'interporto, scrive Ebner, «è un elemento indispensabile per il futuro trasferimento del traffico merci dalla strada su rotaia». Sarà un’opera fondamentale, secondo la Camera di Commercio, «soprattutto una volta ultimata la Galleria di Base del Brennero. L'interporto Quadrante Europa non basterà più in futuro. E ancora: « Senza l'interporto a Isola della Scala i vantaggi della Galleria di Base del Brennero si ridurrebbero drasticamente». A queste condizioni Ebner si dichiara convinto che «il contratto per il prolungamento della concessione dell'autostrada non debba essere sottoscritto».

Le trattative

Kompatscher annuncia di avere una strategia: «Il progetto di Isola della Scala va realizzato. La Art (Autorità di regolazione dei trasporti) sostiene che quel gruppo di opere non possono essere finanziate attraverso la tariffa e non credo sia possibile aggirare tale decisione. Mercoledì (domani, ndr) chiederò ai soci di Autobrennero di sostenermi in una richiesta diversa: Isola della Scala e gli altri progetti dovrebbero essere finanziati attraverso il pedaggio ambientale, la eurovignetta. Su questo la Art dice che la trattativa va sviluppata con il ministero». Toninelli si è dichiarato contrario al pedaggio ambientale per i mezzi pesanti.

E quindi? «Politicamente non ha senso opporsi. Ma non è possibile nemmeno tecnicamente», riferisce Kompatscher, «Toninelli ha firmato il Memorandum di Bolzano con i ministri di Austria e Germania, che prevede il pedaggio ambientale. Ci avevo lavorato per questo motivo». Anche i soci del sud hanno dichiarato «meglio la gara». Così Kompatscher: «Attenzione a parlare di gara. Anche se la vincessimo, di sicuro non sarebbero previsti gli 800 milioni di euro per opere sul territorio». FR.G.

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