VAL PUSTERIA. Dopo un inizio incerto con neve e freddo che non arrivavano, la stagione sciistica 2014/’15 ha preso quota, mettendo addirittura a segno risultati che, in rapporto ai giorni di apertura degli impianti forzatamente ridotti di almeno due settimane, registrano un quasi generale aumento di "primi ingressi", cioè dei primi utilizzi giornalieri, degli arrivi, sulle piste di sci. Un dato che potrà ancora migliorare in questi giorni fino a domenica 12, data che segna la chiusura della stagione sciistica nella maggior parte delle 16 aree dei 12 comprensori di Dolomiti Superski. A dire il vero, almeno tre di esse, Carezza, il Civetta e il Consozio Alpe Lusia Passo San Pellegrino, hanno chiuso con Pasquetta la loro stagione sciistica, ma almeno altre due aree, Cortina d'Ampezzo e il Plan de Corones, offrono anche per qualche giorno il divertimento sciistico ai clienti. Il Plan de Corones chiuderà infatti i battenti domenica 19 aprile, mentre gli impianti di Cortina d'Ampezzo - Faloria consentiranno di sciare fino al 3 maggio. E saranno ancora belle sciate, visto che le temperature che di notte si mantengono basse e le nevicate recenti in quota garantiscono piste dai fondi perfetti.

Fino a domenica, dunque, con le eccezioni illustrate poco sopra, i dati di una stagione sciistica che era nata sotto auspici a dir poco preoccupanti e che è andata sviluppandosi in maniera più che ottimistica, potranno essere ancora suscettibili di qualche "limatura", che, alla fine dei conti, potrà migliorare ancora di qualcosa i dati finora registrati.

Non è trascurabile, in questo senso, la circostanza che, grazie alle basse temperature notturne, anche il famoso e apprezzato giro del "Sella Ronda" resta aperto e percorribile in entrambi i sensi, orario e antiorario, fino alla giornata di domenica. Un'occasione da non farsi davvero scappare poiché non capita in tutte le annate sciistiche l'occasione di godersi ancora a metà aprile, lo spettacolare giro del Sella con gli sci ai piedi.

Il dato più importante della stagione che va a chiudersi, accanto a un calo che si potrebbe definire fisiologico del numero degli stagionali venduti (calo che è da mettere in relazione all'inizio di stagione assai difficoltoso dovunque e che non ha certo invogliato gli sciatori a investimenti preventivi), resta comunque il rilancio della voglia di sci, dimostrato anche con il successo del treno della neve della Val Pusteria, un riscontro che regala ottimismo anche per il futuro prossimo degli sport della neve. Il prossimo inverno, con la neve al tempo giusto, sarà ancora un'altra storia.

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