BOLZANO. Scarsa progettualità, nessuna visione per lo sviluppo futuro di Bolzano, una città dove chi ci abita ha la sensazione di non sentirsi sicuro. Queste le principali critiche al bilancio comunale 2018 - che arriverà in consiglio per la discussione il 18 dicembre - mosse, ieri nel corso di una conferenza stampa, dai consiglieri comunali del centro destra Gabriele Giovannetti (Uniti per Bolzano), Marco Galateo (Fratelli d’Italia), Alessandro Forest (Uniti per Bolzano); e dai consiglieri di circoscrizione Barbara Pegoraro (Uniti per Bolzano) e Enrico Lillo (Direzione Italia). Sociale, sport, sicurezza, mobilità, cultura: i temi sui quali l’opposizione si prepara a presentare una cinquantina di emendamenti.

Da Forest è arrivata la proposta di usare i 135 milioni previsti per la voce investimenti, per realizzare parcheggi agli ingressi della città, costruire alloggi per anziani e ristrutturare in maniera radicale la cittadella dello sport a Maso della Pieve che sta cadendo a pezzi.

Galateo ha parlato dell’urgenza di realizzare servizi igienici pubblici, colmando una carenza gravissima, ma anche della necessità di “volare alto”, creando le premesse perché società come Apple e Google aprano a Bolzano centri di ricerca. Lillo ha insistito su un tema a lui caro: lo schettinodromo di via Genova che in inverno diventa pista da ghiaccio. «Il Comune - ha detto - vorrebbe ristrutturare l’impianto, ma mettere le toppe non serve. Sono soldi buttati. Bisogna rifare completamente quell’impianto».

La consigliera della circoscrizione Centro Pegoraro è tornata sul discorso sicurezza: «Ci sono persone che non portano neppure più fuori il cane, perché hanno paura. Ai Piani poi la situazione è migliorata con l’istituzione del divieto di fermata per i clienti delle prostitute, ma non basta. Quel divieto va esteso. Bisogna potenziare anche il sistema di telecamere».

Dopo questa presa di posizione comune sul bilancio, Giovannetti ha annunciato che si sta lavorando per presentare a breve in consiglio comunale la coalizione “Il Centro destra”, nel quale confluiranno tutti gli esponenti di questo schieramento mantenendo però ciascuno il proprio simbolo. Non ne faranno parte invece gli esponenti della Lega.