L’orso è stato ucciso da un colpo di fucile. Caccia ai bracconieri

La Procura apre un’inchiesta: perizia balistica sul proiettile. È il primo abbattimento da 40 anni: vittima M2, di 5 anni



BOLZANO. Ucciso da un solo proiettile, di quelli utilizzati per la caccia agli ungulati. Così è morto l’orso bruno la cui carcassa era stata rinvenuta sabato mattina nel comune di Rabbi, in località Polinar. La Procura della Repubblica di Trento ha aperto un’inchiesta per bracconaggio, in base all’articolo 30 della legge sulla caccia. Si stanno vagliando diverse piste e sono in corso verifiche sui cacciatori che erano in zona nel momento presunto dell’abbattimento.

Il primo responso è il risultato delle analisi compiute dall’Istituto zooprofilattico di Trento, dove il corpo dell’orso abbattuto è stato portato subito dopo il rinvenimento. Altri elementi utili alle indagini dovrebbero emergere però dalla perizia balistica che è stata disposta sul proiettile estratto dalle carni dell’animale ed esploso quasi certamente da un’arma da caccia. Il confronto tra il proiettile e i fucili che dovessero essere rinvenuti dagli investigatori potrebbe risultare decisivo per l’individuazione del responsabile, o dei responsabili, del gesto.

Un fatto, l’abbattimento di un plantigrado, che in Trentino non si verificava da almeno 40 anni, stando agli archivi. Da qui l’ampio risalto che ha avuto la notizia anche sulla stampa nazionale, con la “Repubblica” che oggi dedica all’episodio un ampio servizio. L’esemplare è stato identificato come il giovane maschio di 5 anni di età denominato M2. Il plantigrado da un paio di anni frequentava il territorio compreso tra la val di Sole e la val Rendena. Le indagini sono condotte dal personale del Corpo Forestale del Trentino.

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