BOLZANO. «Ci sono dei dislivelli pazzeschi, spero di farcela». Questo l’ultimo messaggio mandato da Elisabetta Paolucci agli amici a Bolzano durante l’impegnativa escursione di scialpinismo sulle Alpi svizzere, nel Cantone Vallese.

Ma l’insegnante bolzanina come pure gli amici Marcello Alberti e la moglie Gabriella Bernardi, 53 anni ciascuno, erano grandi appassionati di montagna e di scialpinismo in particolare; assieme a loro l’architetto Tommaso Piccioli, milanese d’origine, che ha frequentato i corsi di scialpinismo organizzati dal Cai di Bolzano.

Partiti dal capoluogo altoatesino il 25 aprile, avevano studiato nei minimi particolari l’impegnativa trasferta. Non solo: viste le difficoltà, avevano deciso di andare con una guida.

«Erano entusiasti», raccontano gli amici che da Bolzano seguivano l’impresa di Marcello, Gabriella, Elisabetta e Tommaso su Facebook e via WhatsApp.

Nelle ultime foto, scattate il giorno prima della tragedia avvenuta nella notte tra domenica e lunedì a quota tremila, c’è Marcello Alberti assieme alla moglie Gabriella, sorridenti fuori dal rifugio.

E poi un bel primo piano di Gabriella, in un punto molto impegnativo: sale con gli sci sullo zaino e dietro di lei si intravedono altri scialpinisti.

Al rifugio però il gruppetto non è mai arrivato: è stato sorpreso dalla tempesta. Vento fortissimo e neve, col buio la temperatura è precipitata: quando sono arrivati i soccorsi, era ormai troppo tardi.