L’università amplia i suoi spazi

Inaugurati ieri i locali ricavati nell’ex biblioteca: la Lub occupa ora interamente la storica casa Neustift


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. L'auspicio, formulato dal presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher e dal sindaco di Brunico Roland Griessmair, è che “l'Università, come ora il suo ingresso principale si apre sulla via Centrale che è il simbolo di Brunico e della sua gente, continui anche nel futuro ad aprirsi verso la città e il territorio, in un interscambio che può solo essere proficuo per tutti”

È stato questo il filo rosso che ha guidato l'inaugurazione, avvenuta ieri mattina, dei nuovi locali della sede di Brunico della Libera Università di Bolzano. Sono stati ricavati dalla vecchia sede della biblioteca civica, trasferita nel luglio 2013 nel nuovo palazzo di via Fermi, e ora, dopo le opere di risanamento durate oltre un anno, sono stati uniti a quelli già occupati dalla Facoltà di economia della Lub di Bolzano a Brunico e sede dei corsi di laurea in Management del turismo e dello sport.

Grazie a questa operazione, l'intero storico edificio di casa "Neustift" è ora occupato dalla sede brunicense della Lub e in questo modo anche la sua entrata principale – che in precedenza era in Piazzetta dell’Università - è stata riposizionata verso lo storico portone ad arco che dà su via Centrale, così da aprire maggiormente, anche dal punto di vista architettonico, l’università verso la città.

Il rettore Walter Lorenz ha sostenuto “la scelta strategica di insediare una sede universitaria internazionale in un contesto locale, per il fecondo, dinamico scambio che va a favore del territorio, ma anche degli studenti, che possono imparare e fare esperienza sul campo di quanto appreso in aula”, mentre la preside della facoltà di Economia Lucie Courteau ha ricordato i numeri che la facoltà, fra Bolzano e Brunico, ha fatto registrare dalla nascita ad oggi, passando da 60 a 1000 studenti con lo specifico dei corsi di laurea in management del turismo, dello sport e degli eventi che sono cresciuti da 30 a 350 studenti nello stesso periodo, quindi ha risposto al sindaco e al presidente della giunta provinciale affermando che l'Università ha già accolto la sfida dell’apertura verso il territorio, con il master in "Hospitality management" (che già ora ha bisogno di nuovi spazi) e anche grazie alla Fondazione recentemente istituita e finanziata dalle società impiantistiche valligiane, che consentirà la creazione di un centro di competenza che dovrà fungere da anello di congiunzione con la ricerca internazionale.

Il vescovo Ivo Muser, parlando dell'importanza della conoscenza, ha quindi benedetto i nuovi locali che offrono una volumetria aggiuntiva di circa 2.500 metri cubi, con 400 metri quadrati di superfici utili per aule e spazi funzionali, per una ristrutturazione, compresa la deumidificazione del piano interrato, costata 630 mila euro di lavori edili e 172 mila euro di arredamento.

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