La banca pignora la casa Sigmund sfrattato di forza

Momenti di tensione in corso Libertà per l’esecuzione del provvedimento L’ex manager si oppone e denuncia: «Atto eseguito senza titolo giuridico»


di Mario Bertoldi


MERANO. Non c’è pace per Thomas Sigmund, il manager meranese coinvolto nell’inchiesta «Kaufleute Aktiv» per la quale è stato recentemente assolto. Un paio di settimane fa il pignoramento avviato dalla Cassa di Risparmio a seguito di una presunta situazione debitoria (4 mutui per un totale di 270 mila euro) è giunto a conclusione con l’esecuzione del provvedimento di sfratto e la vendita all’incanto dell’appartamento ove Sigmund viveva in centro a Merano. La fase esecutiva dello sfratto (messa in atto la mattina del 2 novembre) ha mobilitato una trentina di poliziotti e carabinieri in pieno centro a Merano in quanto il giudice dell’esecuzione ha ritenuto «non collaborativa» la posizione dello stesso Sigmund che tuttora si sta opponendo al trasferimento della proprietà dell’immobile che era suo. Il braccio di ferro, dunque, prosegue.

A livello legale si è trasferito in gran parte nelle aule di giustizia del tribunale di Trieste a seguito delle denunce che lo stesso Sigmund ha depositato nei confronti di alcuni magistrati altoatesini. Thomas Sigmund, infatti, sostiene che lo sfratto forzato dell’immobile avvenuto il 2 novembre scorso sia stato portato a conclusione in assenza di un titolo giuridico valido. Ovviamente la questione non è di poco conto viste le conseguenze a catena del provvedimento. Sono due gli elementi «forti» sostenuti dai nuovi avvocati di Sigmund: un errore della notifica del preavviso di sfratto, la scadenza di validità (in quanto trascorsi più di 90 giorni) dell’atto di precetto che era stato notificato il 13 giugno 2016 ed infine il mancato rispetto di un precedente sequestro giudiziario preventivo dello stesso appartamento (unico bene immobile di Sigmund) disposto dal tribunale di Bolzano ad un ammontare di 69.714,30 euro (qualche presunto danno patito dal Comune di Merano nell’ambito della vicenda legata all’organizzazione dei Mercatini di Natale. Secondo gli avvocati di Sigmund (che ora hanno esercitato opposizione al trasferimento della proprietà dell’appartamento) l’immobile non avrebbe potuto essere oggetto del pignoramento (e venduto al miglior offerente) in quanto già oggetto di un sequestro preventivo mai revocato.

Nel frattempo comunque l’appartamento in questione è stato venduto in sede giudiziaria per 320 mila euro. Oltre alla banca (che intende recuperare quanto Sigmund non ha pagato delle rate del mutuo per improvvise difficoltà finanziarie emerse nel 2011) si è insinuata nel procedimento anche l’Agenzia delle Entrate per presunte pendenze col fisco. Ora però il legale di Sigmund ha chiesto al tribunale di bloccare il trasferimento della proprietà dell’immobile per «incidente di esecuzione».

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