La Cisl: non svuoteremo i bidoncini nelle ore serali

Albrigo (Femca): «La Seab non può imporci il lavoro in orario notturno. Troppi 18 mila bidoni, cercano un modo per non intasare il traffico al mattino»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Seab avrà delle belle gatte da pelare, nei prossimi mesi, prima di poter avviare la raccolta dei rifiuti residui con il nuovo sistema basato sul bidoncino condominiale. La prima in assoluto sarà l’opposizione dei sindacati al lavoro serale, che Seab ha l’intenzione di introdurre per evitare che lo svuotamento dei bidoncini vada a impattare negativamente sul traffico veicolare. Perché svuotare 3.900 cassonetti oggi è una cosa, svuotarne 18 mila in futuro sarà tutto un altro paio di maniche. «Già oggi - attacca Maurizio Albrigo (Femca Cisl) - la viabilità veicolare è caotica, pensare di attuare il nuovo servizio significa paralizzare la città dal punto di vista del traffico. Basti pensare alle vie a maggiore densità e scorrimento, alle strade a senso unico: il mezzo per lo svuotamento dei bidoncini del residuo rimarrà fermo per minimo mezz’ora per svuotare i cassonetti, provocando il blocco totale del traffico, con conseguente aumento dell’inquinamento ambientale da CO2 e polveri sottili». Seab è assolutamente conscia del problema, tanto che sul sito web ilmiobidone.it si rende noto che nella maggior parte dei rioni lo svuotamento avverrà alla sera. Peccato che i sindacati non ne sapessero nulla. Ora che sanno, mettono subito in chiaro che proprio non se ne parla. «Nel 2004 - così Albrigo - abbiamo spostato cinque zone in orario serale/notturno proprio per il problema viabilità e oggi, a causa di un progetto criticato da tantissimi, l’amministrazione vorrebbe spostare tutta la raccolta in orario serale/notturno. No, no, no, no, no. Non si mettano in testa una simile proposta o obiettivo. Anzi, proprio per la loro arroganza, ora faremo di tutto per ripristinare la raccolta in orario mattutino anche dei servizi oggi serali. Ogni dipendente ha una propria famiglia e il proprio stile di vita. Non permetteremo né all’azienda né al Comune di stravolgere la vita dei lavoratori Seab».

Fortissime le critiche pure su un aspetto rimasto finora a margine del dibattito anti-bidoncino. «Oggi in città esistono circa 3.900 cassonetti per i rifiuti residui. Oltre il 50% di questi bidoni, in particolare quelli di dimensioni maggiori, in metallo, verranno eliminati. Altri soldi pubblici bruciati inutilmente».

Sempre a proposito di questioni di denaro, il consigliere comunale Psi Claudio Della Ratta avverte la Seab: che non ci si sogni di far pagare ai bolzanini il lavaggio dei cassonetti, né con rincari né con sovrapprezzi. «Durante il dibattito in consiglio comunale, si è chiarito che le tariffe per lo smaltimento non dovranno essere aumentate per i prossimi tre anni».

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