La conta dei danni dopo il nubifragio

Violentissimo temporale nella notte tra sabato e domenica Decine di alberi caduti: 230 gli interventi per l’emergenza


di Alan Conti


BOLZANO. L’Alto Adige è abituato ai temporali estivi: intensi, forti e particolarmente violenti. Quello che l’altra sera ha investito la provincia, però, è stato di una violenza inusitata con decine di alberi caduti al suolo, migliaia di rami che si sono staccati e ancora tegole saltate, intere tettoie volate per strada e tanta paura tra chi si è trovato per strada. È stata anche una notte molto fortunata perchè nessuno si è fatto male visto che enormi tronchi trascinati a terra dalla forza del vento, della pioggia e dei fulmini sono finiti anche sulle carreggiate, sui marciapiedi e sui cortili privati.

Il dato statistico annunciato dalla centrale provinciale di emergenza è eloquente: 230 interventi su tutto il territorio provinciale tra le 19 e le 23. Senza feriti (a parte due lievissimi nel meranese), ma con un impegno importante da parte dei vigili del fuoco di tutte le sezioni. Solo a Bolzano città i pompieri hanno dovuto far fronte a 70 richieste di intervento ed a mezzanotte la situazione era da considerarsi ancora particolarmente critica: nonostante l’impiego di 10 diverse squadre rimanevano ancora inevase 30 chiamate, risolte nelle ore successive. Coinvolti, naturalmente, anche i comparti dei volontari di Bolzano città (con oltre 20 uomini al lavoro fino alla mattinata di ieri), Gries ed Oltrisarco-Aslago (con 4 squadre sul campo per 18 interventi dalle 22 alle 2.30).

Gli alberi caduti

Centinaia in tutto l’Alto Adige le piante ad alto fusto che hanno ceduto. In viale Venezia una è caduta sulla strada bloccando la viabilità e lo stesso è successo in via Carducci, via San Quirino e via Sassari. In piazza Stazione alcuni rami hanno provocato danni a diversi scooter parcheggiati mentre in viale Druso sono state danneggiate delle vetture. Paura anche in via Vittorio Veneto al civico 70 dove un grosso albero è caduto al suolo esattamente in corrispondenza di una rampa del cortile interno del condominio Ideal Gries distruggendo la recinzione: fortuna che nessuno stava entrando o uscendo dal garage. Le passeggiate del Talvera ieri mattina mostravano piante con le radici all’aria nella zona del parco giochi vicino allo skatepark e rami caduti: non c’era parco cittadino, ieri mattina, che non presentasse uno scenario simile. Al campo da baseball, invece, ha ceduto parte della recinzione laterale.

La tettoia in lamiera.

In via Rosmini una tettoia in lamiera è stata letteralmente sradicata dal vento ed è precipitata sulla carreggiata davanti al palazzo dell’azienda sanitaria. In questo caso sono intervenuti anche i carabinieri.

Le tegole già dal Museo

di scienze di via Bottai.

Dall’edificio che ospita il museo di scienze naturali in via Bottai, invece, si sono staccati alcuni coppi dal tetto, controllato di recente, caduti lungo la zona pedonale. I pompieri hanno messo in sicurezza la struttura. Tegole a terra anche in via Weggenstein.

Il boato a Don Bosco.

Poco dopo le 22 il rione di Don Bosco ha sobbalzato per colpa di uno scoppio spaventoso. Colpa di un fulmine caduto proprio sul popoloso quartiere che ha poi mandato fuori uso l’illuminazione pubblica di molte strade da via Gutenberg a viale Europa e ancora parte di via Milano e via Roen.

Gli allagamenti.

Buona parte delle chiamate ricevute dai vigili del fuoco lamentavano allagamenti perchè la precipitazione del fronte temporalesco passato sulla provincia è stata importante. L’emergenza è continuata anche ieri mattina. A qualcuno sono tornati in mente i fiumi d’acqua visti scorrere per le strade di una notte dello scorso giugno.













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