La cultura investe in ristrutturazioni

L’assessore Pusateri: sistemeremo e renderemo fruibili l’ex sede dei vigili urbani in via Pietralba e la «stazioncina»


di Bruno Canali


LAIVES. Migliorare l'offerta culturale investendo in lavori di ristrutturazione di alcune strutture comunali: questa l'intenzione di Raimondo Pusateri, da alcuni mesi assessore alla cultura e ai lavori pubblici del Comune di Laives. Un primo segno tangibile di questa volontà sono i 50mila euro che l'assessorato alla cultura ha deciso di inserire nelle recenti variazioni di bilancio, soldi destinati proprio alla ristrutturazione della saletta espositiva di via Pietralba (ex sede dei vigili urbani). "Quella saletta - dice l'assessore Pusateri - ha notevoli potenzialità, solo che va ristrutturata. Si presta perfettamente ad ospitare piccole mostre artistiche ad esempio, solo che vanno cambiate alcune cose lì dentro. Finora, purtroppo, è stata utilizzata solo saltuariamente per questo genere di iniziative e invece sarebbe bello poter avviare una fruizione più sistematica, ospitando al suo interno - appunto - esposizioni artistiche anche di un certo pregio, come se ne possono vedere in altre realtà simili alla nostra. Per poterlo fare però bisogna garantire che gli spazi abbiano determinate caratteristiche, anche di sicurezza ed è quello che cercheremo di fare con i primi investimenti in bilancio".

Ma il Comune di Laives ha anche un'altra, piccola struttura, che giace pressochè abbandonata da anni. Si tratta della vecchia stazioncina ferroviaria, che a suo tempo la Provincia ha ceduto al Comune. Si tratta, tra l'altro, di una delle ultime stazioni fatte in questo modo che un tempo si incontravano lungo la linea ferroviaria del Brennero ed è quindi essa stessa testimonianza storica. Nel caso della stazioncina ferroviaria, fin dal tempo in cui sindaco di Laives era Giovanni Polonioli, erano fiorite varie idee per un suo utilizzo pubblico. Allora ad esempio si pensò alla collocazione di una mostra permanente di trenini che gruppi di amatori avrebbero prestato; per qualche tempo, effettivamente, nello spazio un tempo adibito a saletta di aspetto, erano stati messi dei plastici con i trenini ma poi tutto era tornato allo stato di abbandono iniziale. Si parlò, a quell'epoca, della possibilità che venisse attivato un servizio treno-bici a livello provinciale e quindi la vecchia stazione ferroviaria di Laives avrebbe potuto diventare il deposito delle biciclette per questo scambio. Idea mai decollata anche questa e così gli anni passano e la piccola stazione rimane abbandonata. "Ci vorrebbe qualche idea particolare per il suo riutilizzo in chiave pubblica - dice a proposito l'assessore Pusateri - anche se la scelta non è facile dato che parliamo pur sempre di una struttura affacciata sui binari del treno e quindi da porre in sicurezza nel caso vi fosse una frequentazione da parte di persone. Inoltre è abbastanza lontana dalla città e perciò isolata da controllare. Si tratta ad ogni modo di un piccolo patrimonio storico comunale da sfruttare meglio e se ci sono idee valide le terremo in considerazione". Questi insomma i primi, concreti interventi anche nel settore culturale dopo il ciclo "Restate a Laives" che termina proprio oggi sotto il tendone del Pfarrheim.

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