La denuncia: «Minori somali abbandonati»

Antenne Migranti: «Sono 15 e hanno dormito per giorni in strada, Assb ci ha chiuso la porta in faccia»



BOLZANO. Quindici ragazzi somali di 16 e 17 anni costretti a dormire per giorni in strada. Senza alcun supporto da parte delle istituzioni che avrebbero dovuto prenderli in carico e tutelarli. A denunciarlo è l'associazione Antenne Migranti che con i suoi volontari si occupa di monitorare gli spostamenti dei profughi lungo la rotta del Brennero verso il confine. Dieci giorni fa l'arrivo dei primi ragazzini, poi lunedì scorso il gruppo è aumentato: oggi sono 12 maschi e 3 femmine. «Arrivano dalla Somalia dove è in corso da anni una sanguinosa guerra civile. Alcuni di loro sono in viaggio da due anni e hanno vissuto situazioni disumane. Sono tutti passati, per esempio, per i campi di detenzione in Libia. Non è un mistero come in quei posti i migranti vengano frustati con i tubi di gomma e siano oggetto di ricatti, estorsioni e maltrattamenti. Alcuni di loro ne portano ancora i segni. Evidentissimi».

I volontari di Antenne Migranti sono riusciti ad avvicinarli per aiutarli. «Abbiamo cercato invano un servizio che se li prendesse in carico. In questura i tempi sono lunghi mentre Assb è stata del tutto inesistente. Il servizio di integrazione sociale avrebbe il dovere di prendersene cura, è loro compito, ma nessuno ci ha ricevuti. Siamo stati due volte negli uffici e ci hanno chiuso la porta in faccia. Le segnalazioni scritte sono state ignorate».

Fortunatamente negli ultimi giorni la situazione per i ragazzi è migliorata. «Da venerdì notte hanno trovato una chiesa dove dormire. Tra l’altro molti di loro hanno parenti nel Nord Europa e avrebbero diritto al ricongiungimento facilitato senza cercare strade pericolose per superare il confine al Brennero o a Chiasso. Il problema è che non lo sanno perché nessun servizio si occupa di informarli». (a.c.)

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