La discoteca «Mirò» va all'asta: pignorata


Davide Pasquali


BOLZANO. Pignorata per debiti, la storica discoteca Mirò nei sotterranei medioevali dell'ex Posta di piazza Domenicani 3/B è stata messa all'asta dalla sezione civile del tribunale di Bolzano su richiesta del creditore, ovvero la Banca popolare dell'Alto Adige. Si partirà da una base d'asta di 970 mila euro, ma il valore di mercato stimato dal perito incaricato dal giudice esecutore Michele Paparella è di circa 1,145 milioni di euro, pari a circa 1.600 euro al metro quadrato.

La discoteca, chiusa da diverso tempo, in realtà è stata utilizzata anche di recente, pure per una festa di Halloween a fine ottobre e in programma c'è anche un ulteriore party natalizio, previsto per il 23 dicembre prossimo. Tutte serate dedicate ai patiti del genere discotecaro, alla presenza di diversi dj di caratura internazionale. Il Mirò è forse il locale da ballo bolzanino più famoso degli ultimi tre decenni.

Nato a inizio anni Ottanta come Markee, in seguito diventato Phoenix, infine Mirò, con una pausa a inizio anni Duemila come enoteca ristorante chiamata Vino Veris, oggi è ufficialmente chiuso, anche se saltuariamente si sono tenute diverse feste a tema musicale. Consultando la pagina internet dell'organizzatore dei vari party, ovverosia Effectric, all'indirizzo www.facebook.com/miroclub, si scopre che si sono tenuti svariati eventi e che uno sarebbe in programma il 23 dicembre prossimo.

Il locale sotterraneo è assai suggestivo, come si evince dalla stessa perizia giudiziaria di stima del bene immobiliare eseguita dall'ingegner Andrea Simoni, e si trova nell'interrato delle ex Poste. L'edificio originario, eretto nel Tredicesimo secolo, più volte restaurato, era stato infine trasformato in discoteca a fine anni Settanta. Le murature sono in pietra e non intonacate, in alcune zone gli intradossi dei solai sono intonacati, mentre in altri sono a volta in pietra. Agli occhi del perito giudiziario, l'immobile appare però attualmente «in uno stato di abbandono con forte odore di muffa».

Da informazioni fornite dalla proprietà, si precisa inoltre che «le licenze commerciali, a suo tempo presenti, non sono più in essere». Per entrare nei dettagli, si tratta di una attività commerciale di 959 metri quadrati, disposta su due piani: primo e secondo interrato. È composta al primo piano interrato da un corridoio, una rampa, due depositi, un wc; al secondo piano interrato da tre cantine e una rampa d'accesso. Sussiste ovviamente un vincolo di tutela artistica legato alla vetusta età dell'edificio.

Per visionare l'immobile prima dell'incanto, che si terrà a metà marzo 2012, si può contattare il custode giudiziario dell'immobile, l'avvocato Roberto Fable, al numero di telefono 0471 31 21 90, oppure per fax allo 0471 32 46 16, o ancora per e-mail, all'indirizzzo: avvocato.fable@tin.it.

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