La Franch si candida con Tarolli 

Elezioni europee. L’assessora della giunta Caramaschi, fedele bizziana, dopo l’uscita dal Pd si riposiziona al centro Presentata ieri a Roma la lista «I Popolari per l’Italia». Oggi alla “prima” in Regione potrebbe esserci anche l’ex consigliere



Bolzano. Gira e rigira, lui è sempre lì: al centro. E questa volta sogna persino d'essere al centro dell'Europa. Sì, perché Ivo Tarolli ieri - insieme a molti volti noti - ha presentato alla Camera dei deputati, a Roma, "I Popolari per l'Italia", la lista che guiderà (nel nostro collegio) alle prossime europee e che ha già voglia di giocarsi nei prossimi appuntamenti elettorali. A sollecitare il più volte senatore Tarolli, una serie di considerazioni e di dati: l'appoggio delle gerarchie - leggi una Chiesa romana da sempre attenta a quel che accade nell'isola del centro perduto - le analisi dei sondaggisti che dicono che gli italiani continuano ad essere moderati (anche se il voto non lo direbbe) e la sensazione che a disertare le urne, negli ultimi giri di giostra, siano stati proprio gli elettori moderati. I suoi compagni di viaggio e di lista - fra i quali l'ex ministro Mario Mauro, per una breve stagione a braccetto con Dellai ai tempi della montiana Scelta civica - li definisce lui stesso "i cristianamente ispirati". Fra loro c'è anche l'assessora bolzanina Monica Franch, "bizziana" di ferro, che con la sua candidatura rende ancora più stretto il legame di chi, a Bolzano, ha lasciato il Pd per ritrovare spazio al centro. Dopo la presentazione di ieri a Montecitorio già oggi, alle 11.30, nella sala conferenza della Cassa Rurale di Trento, in via Belenzani, c'è la presentazione del libro-programma "Un progetto per l'Italia in Europa". Sul palco (moderati dall'ex presidente delle Acli Arrigo Dalfovo) il professor Luciano Pilati, il dottor Marco Zambotti, monsignor Gastone Simoni e ovviamente lui: Ivo Tarolli. Ma è altamente probabile che in sala ci sia anche la Franch e forse lo stesso Bizzo. Emblematico il sottotitolo dell'incontro odierno: "E' possibile una nuova alba a partire dalle esperienze italiane cristianamente ispirate?" Una sorta di appello ai cattolici, al ritorno dei valori. "Un'operazione culturale titanica", per dirla sempre con Tarolli. Che auspica il ritorno delle radici, delle relazioni sociali, di una libertà non "di", ma "con" e "per". Una risposta al successo della Lega, anche a livello locale, e il desiderio di ritrovare l'unità: "Sull'unità dei cattolici - dice ancora un Tarolli entusiasta - ridevano e mi sottovalutavano, ma il progetto ora c'è. La fase della diaspora è stata un fallimento. Ora ho messo insieme mondi e contenuti. E' un grande investimento politico, che s'aggancia al partito popolare europeo e che prende le distanze dal sovranismo". Le liste per le cinque circoscrizioni sono quasi pronte. A fine maggio la parola passerà agli elettori.

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