La griffe dell’Unesco per la passeggiata di Franz Tappeiner

Il Comune è al lavoro per ottenere il riconoscimento Il percorso fra natura e storia fu ideato dal medico di Lasa


di Ezio Danieli


MERANO. Per ora è solo un sogno. Bellissimo. Ma la giunta comunale crede di poterlo far diventare realtà al punto di averlo inserito fra i possibili eventi nel già ricco programma per il giubileo per i 700 anni di Merano. Il sogno è far diventare la passeggiata Tappeiner un sito con la griffe dell'Unesco che potrebbe riconoscere la passeggiata come patrimonio naturale dell'umanità.

L'assessore Gabri Strohmer è la prima che ammette le difficoltà per raggiungere l'obiettivo, "ma - dice -abbiamo già iniziato le pratiche contattando la Provincia dalla quale abbiamo avuto il via libera. Adesso bisognerà raccogliere la documentazione necessaria. Abbiamo un anno di tempo e ci daremo da fare”. Il Comune dovrà ottenere l'appoggio del ministero che porterà la proposta poi all'Unesco a Parigi. La passeggiata, considerata tra le più belle d'Europa, fu ideata da Franz Tappeiner (1816-1902), noto medico di Lasa appassionato di antropologia e di botanica. Lungo questo percorso soleggiato è possibile ammirare la vegetazione mediterranea che, grazie alle favorevoli condizioni microclimatiche di questa zona, è diffusa. È questo il particolare su cui punta la giunta per chiedere all'Unesco la "griffe" come patrimonio naturale.

La passeggiata fu ideata e donata alla città da Tappeiner in un'epoca in cui Merano era già una famosa località di cura e soggiorno. La passeggiata si affaccia sulla città e ne segue il profilo alle pendici del Monte Benedetto, terminando a est in via Monte San Zeno, dove si ricollega alla passeggiata Gilf. A pochi metri dall'inizio del percorso, dalla parte di Quarazze, si incontra il primo dei numerosi punti di ristoro presenti lungo il cammino, il Caffè Unterweger, al cui ingresso si trova la nota statua in legno di Atlante che regge il mondo sulle spalle. Lungo questa passeggiata pianeggiante si ha una splendida vista su Merano, sulla Valle dell'Adige e sulla Bassa Val Venosta. Circondati da una vegetazione rigogliosa, si raggiunge il Caffè Schlehdorf, da dove, attraverso un vicolo ripido e tortuoso, si può scendere in via Verdi. Proseguendo invece lungo la passeggiata si raggiunge poco dopo il ristorante Saxifraga: da qui un vicolo di oltre cento gradini conduce al Duomo di San Nicolò in centro storico. Oltrepassato il viottolo, si supera una roccia levigata, fino a raggiungere il monumento in marmo bianco dedicato a Franz Tappeiner, dove si trova anche il Giardino delle Erbe aromatiche. Si arriva quindi alla Polveriera (378 metri), una fortificazione medioevale usata nel ’700 secolo come deposito di polvere da sparo, dalla cui terrazza, accessibile tramite una scala di 111 gradini, si ammira un meraviglioso panorama.

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