La mostra degli studenti ora diventa digitale

Bolzano. A causa della pandemia di coronavirus, l’accesso al campus della Libera Università da parte di studenti ed esterni non è ancora possibile. La Facoltà di Design e Arti ha comunque deciso di...



Bolzano. A causa della pandemia di coronavirus, l’accesso al campus della Libera Università da parte di studenti ed esterni non è ancora possibile. La Facoltà di Design e Arti ha comunque deciso di proseguire con la tradizionale esposizione dei lavori degli studenti frutto dei progetti semestrali. Venerdì 3 luglio e sabato 4 luglio la mostra “Gäste Ospiti Ospiti (GOG)” sarà presentata per la prima volta online, con un programma ancora più vario rispetto al tradizionale formato. Le porte sono di nuovo aperte. Questo è lo slogan con cui la Facoltà di Design e Arti di solito invita gli interessati all’arte e al design per la mostra GOG - Gäste Ospiti Ospiti che chiude – con un’esposizione dei progetti degli studenti – un semestre di lavoro. Cosa fare però quando la Facoltà è rimasta chiusa per mesi a causa del coronavirus? Si può spostare la mostra laddove gli studenti e i docenti hanno trascorso la maggior parte del semestre: in una sala virtuale.

Venerdì 3 luglio, la prima edizione online di Gäste Ospiti Ospiti si aprirà dalle 18 alle 20 con un vernissage speciale. In un tour virtuale, verranno presentati una dozzina di corsi di Design e Arte del semestre estivo (per circa 5 minuti ciascuno). Il sabato, i visitatori potranno poi entrare - anche attraverso il sito web di GOG - in diversi atelier e spazi espositivi virtuali, dove li attenderà un ricco programma di visite guidate, video e performance o discussioni in video chat. Inoltre, la rete renderà accessibili al pubblico opere e progetti la cui durata si estende oltre quella dei progetti semestrali. “Credo sia corretto affermare che stiamo completando il semestre più straordinario della giovane storia della Facoltà”, sottolinea il preside, Nitzan Cohen. Sia i docenti che i circa 300 studenti nel campo della comunicazione visiva, del design di prodotto e dell’arte, così come quelli della magistrale in Design Eco-sociale, sono stati messi a dura prova dal virus. “Abbiamo dovuto trasferire tutte le attività online da un giorno all’altro. Non è stato semplice dato che molti corsi sono prevalentemente pratici”, aggiunge Cohen. Come dimostrano i risultati del semestre estivo, la sfida è stata raccolta e vinta con “ingegno, creatività e intelligenza”, pur nell’impossibilità di utilizzare le officine e macchinari costosi. Almeno in parte, il lockdown e la situazione eccezionale degli ultimi mesi hanno avuto un impatto diretto sul lavoro degli studenti. Nel progetto semestrale This is not THE End, ad esempio, gli studenti di design del prodotto si sono dedicati al tema “Fine” interpretato come potenziale nuovo inizio. In Decamerette, per la materia exhibition design, hanno trasformato la loro casa in una galleria d’arte. Invece, un progetto come Restart 2020, in cui gli studenti erano chiamati a progettare prodotti di nuova concezione e sostenibili, era già stato pianificato prima della pandemia.













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