La notte più fredda degli ultimi 4 anni: il picco è -20 gradi
Il primato a Predoi e Monguelfo ma il record è -29 nel 1969 L’esperto: il fronte polare è passato, il peggio è alle spalle
BOLZANO. Dire che fa freddo, in questi giorni, è un puro eufemismo. Come ricorda l’esperto del servizio meteo provinciale Dieter Peterlin con i -20 gradi toccati a Monguelfo e Predoi quella tra venerdì e sabato è stata la notte più fredda in Alto Adige degli ultimi quattro anni. «Non si tratta peraltro - commenta Peterlin su Twitter - del primato assoluto. Il record risale infatti al febbraio 1969 quando a Dobbiaco la temperatura scese fino a -29 gradi. Il fronte polare che ha investito la nostra provincia negli ultimi giorni ha raggiunto in ogni caso il picco e già prossimi giorni le temperature diventeranno più miti».
Ieri mattina il fronte freddo ha raggiunto il fondovalle, come confermano i dati rilevati anche dagli automobilisti in transito sulla superstrada MeBo alle 7.55: «C’erano esattamente 13 gradi sotto zero, come documenta la foto al termometro della mia auto».
Ma l’elenco delle temperature assolutamente fuori dal comune è particolarmente lungo: nel capoluogo altoatesino la colonnina di mercurio è scesa a 10 gradi sotto zero, a Bressanone a dodici gradi sotto zero e a Brunico a 14 gradi sotto zero.
In questi giorni, come ricorda ancora l’esperto provinciale Dieter Peterlin, è stato assolutamente proibitivo sciare sulle piste. «Il giorno della Befana abbiamo registrato 26 gradi sotto zero in zona Madriccio, 22 gradi sotto zero a Belpiano, ma anche sulla Plose e a Plan de Corones, -21 gradi sul Seceda in val Gardena e -19 gradi sul Renon». Un discorso analogo può essere fatto anche per le raffiche di vento, che hanno consigliato anche ai più temerari di rimanere rinchiusi nei rifugi, almeno nei momenti più critici. Giovedì, lo ricordiamo, il Dolomiti Superski si era visto costretto a chiudere anche il gettonatissimo giro del Sellaronda proprio per i rischi elevati per la sicurezza. «Sulla Dannelspitz a Fundres - ricorda lo stesso Peterlin - nei pressi della stazione meteo sono state registrate folate fino a 129 chilometri orari». Il vento aumenta, tra l’altro, anche la percezione del freddo e per spiegarlo Peterlin fa un esempio concreto. «Chi si trovava venerdì a 3 mila metri di quota doveva fare i conti con una temperatura di -28 gradi. Con folate di vento medio nell’ordine dei 90 chilometri orari il freddo percepito era di 50 gradi sotto zero».
Naturalmente il freddo record ha consentito a molti di ricordare anche i tempi andati, quando la colonnina di mercurio scendeva molto più frequentemente. Tra i tanti aneddoti vi proponiamo quello del segretario provinciale della Uil Toni Serafini. «Nel 1975 a Dobbiaco, quando facevo parte del reparto artiglieria da montagna, ho fatto la guardia a - 23 gradi». Veniamo alle previsioni: per oggi, domenica, sono attese nevicate lungo la cresta di confine durante la mattinata. Verso sud invece il forte vento (proveniente da nord) favorirà le schiarite. Temperature minime tra -10° e -4° e massime tra 0° e 7°. Già, il freddo polare è davvero alle spalle.
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