La polemica di Forza Italia: «Bolzano assente a Cima Vallona»

Il senatore veneto Giovanni Piccoli: «È successo di nuovo. Poteva essere una buona occasione per fare pace con la storia»



BOLZANO. Poteva essere l'occasione buona, ma non lo è stata. La 47ma commemorazione dei Caduti di Cima Vallona a Cappella Tamai di San Nicolò di Comelico (Belluno), ha visto assente la Provincia di Bolzano. Lo ha rilevato il senatore Giovanni Piccoli (Forza Italia), nel suo intervento ufficiale.

Un momento della cerimoniacimavallona

«Ancora una volta è mancata una rappresentanza altoatesina, una occasione perduta per fare pace con la storia e aprire una vera fase di dialogo che possa vedere Bellunese e Alto Adige collaborare alla pari. Per questo, per il 2015, mi farò carico di invitarli personalmente. Non cerco la facile polemica», ha concluso Piccoli, «quanto ribadire che oggi a Cima Vallona si respira voglia di collaborazione e di vera perequazione: approfittiamo di questo difficile momento storico per ripartire da un confronto diretto e schietto sul futuro del nostro territorio elaborando una strategia comune senza sudditanza da parte di alcuno».

Il Prefetto di Belluno Giacomo Barbato, dopo aver letto il messaggio del ministro della Difesa Roberta Pinotti, ha voluto ringraziare le comunità del Comelico per la sensibilità e l'impegno nel proporre annualmente il ricordo di Francesco Gentile, Mario Di Lecce, Olivo Dordi e Armando Piva, i quattro militari uccisi nella strage del 25 giugno 1967 ad opera del Bas.

Il vicepresidente dell'Ana Ferruccio Minelli si è soffermato sull'importanza della memoria: «Il sacrificio dei quattro militi e di tutti i rappresentanti delle Forze dell'Ordine caduti in quegli anni tragici, va considerato come esempio per le giovani generazioni.

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