La proposta di Mayr Fingerle: Ötzi dentro il polo bibliotecario 

Alle ex Pascoli. L’architetto: «Si potrebbe realizzare una sorta di attico all’ultimo piano» Sarebbe possibile recuperare tremila metri quadri ossia quanti ne prevede il bando provinciale



Bolzano. Ötzi alle ex Pascoli? E' possibile. Ma non al posto della biblioteca. No, "nella" biblioteca. Ecco la proposta che intenderebbe salvare capra (il polo bibliotecario trilingue) e cavoli (il polo museale). L'idea non è di uno qualunque ma dell'autore del progetto stesso della biblioteca trilingue ancora bloccato per via della crisi di Condotte, Christoph Mayr Fingerle. "Avevo previsto un piano per la Civica, uno per la Tessman e l'altro per la Claudia Augusta. E infine l'ultimo per l'amministrazione. Ecco: la proposta - svela l'architetto - è tenere in condivisione anche l'amministrazione di Ötzi e sfruttare il tetto per una grande struttura organica, magari trasparente, irregolare e aerea adatta ad ospitare il Polo museale con l'archeologico". Il nuovo disegno cita, in chiave contemporanea, il landscape altoatesino, fatto di curve montane e di tetti infittiti nei paesi. Perchè la struttura sarebbe adatta? Per la ragione che lì, sull'"attico", si possono ricavare più di 3mila metri quadri di superficie che, uniti a quelli previsti per l'amministrazione museale raggiungono quelli previsti nel bando provinciale. Questa proposta è giunta ieri sera, alla Kolping, nel corso dell'incontro voluto dal laboratorio urbano LabBz, che raggruppa architetti ed esperti attenti agli sviluppi infrastrutturali della città. Ma c'è un altro aspetto che ha spinto il gruppo e in particolare Mayr Fingerle a impegnarsi nella proposta dei musei in condivisione. Ed è la possibilità, visto il luogo in cui sorgono le vecchie scuole, di connettere la città nuova con quella vecchia, l'addizione razionalista di Bolzano col suo cuore gotico attraverso l'asse che unisce piazza Municipio con Gries. "E dove già si trovano istituzioni culturali e politiche e che, in questo modo, immettendo anche Ötzi oltre il Talvera - commenta l'architetto - si compirebbe un'operazione non solo architettonica ma di ricucitura urbanistica". E perchè no, anche sociale. Vista la crisi in cui è precipitato il Corso e che, in questo modo, avrebbe la possibilità di una compiuta rivitalizzazione. Ma c'è dell'altro. LabBz mette in discussione le altre proposte emerse dalla manifestazione di interesse: il Virgolo perché "fuori asse e difficilmente raggiungibile" ma anche l'ex Ina perché impedirebbe l'ampliamento delle connessioni urbane oltre il torrente e, questo lo ha detto anche Mayr Fingerle, "costringerebbe ad abbattere gran parte della struttura modernista della vecchia Ina Casa senza avere gli stessi spazi che si troverebbero invece nelle ex Pascoli". E poi per la ragione, così sostengono nel gruppo-laboratorio, gli stessi vertici dell'archeologico attendono una nuova, possibile collocazione all'interno di un progetto "il solo a possedere le flessibilità necessarie alle future attività che, alle ex Pascoli, potrebbero sfruttare spazi in sinergia con le biblioteche stesse". P.CA.













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