La prova di tedesco? Difficile

Bolzano. Esame di stato. e così anche la terza prova è andata, per più di qualcuno non proprio così liscia come ci si attendeva. ostacoli soprattutto nella prova di ascolto dal tedesco, per un testo...


Davide Pasquali


Bolzano. Esame di stato. e così anche la terza prova è andata, per più di qualcuno non proprio così liscia come ci si attendeva. ostacoli soprattutto nella prova di ascolto dal tedesco, per un testo ostico, veloce, con musica. intanto, si tirerà un sospiro per qualche giorno, in attesa a breve dei risultati delle prove scritte e degli orali, per i quali non manca l’apprensione per le nuove modalità, specie per le buste con lo spunto a sorpresa, preparato dalla commissione.

Al pascoli, dopo 210 minuti di prova, il primo a uscire dall’aula è Simone ferrari. «è andata bene. la prima parte d’ascolto era discretamente difficile, però ce l’abbiamo fatta. la seconda parte, di lettura, era più semplice. mentre la parte di produzione era sul ruolo e l’evoluzione del teatro nel corso della storia. come livello era quello che ci aspettavamo. le simulazioni erano simili». per quanto riguarda l’orale, i timori non mancano: «anche i professori sono disorientati. con queste buste che ci saranno all’orale... non si è capito molto bene il loro utilizzo e la loro utilità». Karim abd elkarem racconta: «la prima parte, hören e lesen, è andata abbastanza bene. schreiben è stata abbastanza difficilotta, come le tracce di italiano. abbastanza toste, speriamo in bene». come seconda prova, per l’indirizzo economico sociale, al pascoli c’era scienze umane economia politica e diritto. tutte insieme in una prova. «è andata abbastanza bene, sugli argomenti eravamo preparati». per l’orale, «dalle buste ci hanno detto che possiamo aspettarci qualsiasi cosa, anche argomenti che non abbiamo approfondito». a Camilla larcher è andata bene: «era un po’ difficile, ma tutto sommato mi pare sia andata bene. italiano? bene, e anche scienze umane, abbastanza. per l’orale siamo un po’ preoccupati, io ce l’ho sabato prossimo, per fortuna sono la prima. finito qui, vorrei trovarmi un lavoro nel sociale, per aiutare le persone che hanno difficoltà. prima però, le vacanze!». Francesca doni Esce piuttosto infervorata: «decisamente peggio di come mi aspettavo. ho un buon livello di preparazione in tedesco, avendo anche fatto il quarto anno all’estero in germania, però sinceramente l’hören... il primo ascolto, molto molto veloce... in germania alla radio non parlano così velocemente. molto complicato ascoltare. il tema di per sé era banale come argomento però scritto in un tedesco complicato, letterario. noi ci eravamo esercitati tanto sui sachtext. mi sono trovata particolarmente in difficoltà. speriamo che dio ce la mandi buona». le altre prove? «di solito vado bene in italiano, stavolta un disastro. mi spaventava molto scienze umane, che invece ho trovato fattibile. in generale, prove pesanti, non mi aspettavo un esame così pesante a livello psicologico». per l’orale, «sono una molto fatalista. di solito, mi chiedono sempre quello che non so».

Al de’ medici di via san quirino escono per primi Hema furlato e Simone schipani, del serale. lei racconta: «la parte dell’ascolto era un po’ difficile. abbastanza tosta, veloce, c’erano tanti rumori di sottofondo, proprio difficile da seguire e diversa rispetto alle simulazioni che noi abbiamo fatto finora. siamo rimasti tutti anche un po’ spiazzati. sempre fatto a, b, c come risposte, questa era vero/falso. il resto abbastanza facile se riesci a capire le parole, solo che non hai il dizionario. per il resto dell’esame, chiedere a noi di robotica in tedesco... una richiesta forse un po’ alta». lui invece commenta. «ce l’abbiamo fatta, alla fine con il dizionario, un po’ di voglia e olio di gomito... per testo argomentativo ed email, potevamo usarlo: usa il dizionario, prega e spera di fare giusto». «se sai la grammatica bene e hai il dizionario ce la fai», chiosa hema. che, per quanto riguarda le altre prove, chiarisce: «bene italiano, anche se le tracce non mi sono piaciute più di tanto». simone invece ha avuto il problema opposto: «è andata molto bene, le tracce mi sono piaciute moltissimo. infatti mi sono ritrovato con l’imbarazzo della scelta. e così ho fatto passare un bel po’ di tempo. ho optato per il b2, come la maggior parte degli studenti italiani. mi sembrava quella in cui potevo esprimere un mio giudizio, dando le mie impressioni su ciò che pensavo davvero». Elisa negri: «dài, andata bene, era un po’ durina però. l’ascolto era molto veloce». le altre prove? «non voglio gufarmela, aspetto i risultati». Mauro tiozzo la racconta senza tanti giri di parole: «nella parte di ascolto si parlava molto velocemente. inoltre c’era musica sotto la voce che parlava, poi erano traduzioni dall’inglese al tedesco, quindi si sentiva la voce della ragazza che parlava sotto in inglese e poi subito la traduzione. complessa insomma. seconda parte abbastanza facile. l’ultima invece ancora abbastanza complicata, specie il testo argomentativo di 200 parole. penso di essere andato abbastanza male. già il mio tedesco fa abbastanza schifo. e duecento parole da mettere assieme sono tante. italiano è andata sni. la seconda prova, igiene e cultura medica e psicologia, boh. ma lo sapevo già: punto tutto sull’orale». elsa pandini è invece soddisfatta. «è andata bene, ce l’abbiamo fatta. adesso sono finiti gli scritti, la prossima settimana iniziano gli orali. però devo dire che sono tranquilla». non si sa esattamente quando usciranno i risultati delle prove scritte, «perché iniziano a correggere prima la classe che inizia gli orali». per l’orale, «è un po’ difficile. all’inizio non si capiva bene come fosse. ovvio, già c’è l’agitazione... ma ci siamo esercitati un po’ in classe e poi speriamo di riuscirci. ma penso che anche i profe siano consapevoli che è una novità per tutti. magari ci verranno un po’ incontro».

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