La Provincia ai sindacati «Salviamo la Solland»

L’assessore Stocker: «Collaboriamo per tutelare tutti i posti di lavoro» La replica di Cisl e Cgil: «Se non paga gli operai, nessuna firma con Pugliese»


di Ezio Danieli


MERANO. Nulla di nuovo è emerso alla Solland Silicon rispetto alle aspettative della vigilia. L'incontro di ieri pomeriggio fra i sindacati, il consiglio di fabbrica, l'assessore provinciale Martha Stocker, il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn e il direttore dell'Ufficio servizio lavoro Georg Ambach è servito solo a ribadire che sono circa 140 i lavoratori che da mesi sono in attesa di ricevere i propri stipendi e non hanno alcuna certezza circa il loro futuro occupazionale, ma che nonostante questo continuano a garantire la manutenzione degli impianti e la sicurezza all'interno della fabbrica.

Oltre a chiedere ulteriori documentazioni e informazioni sull'attuale situazione, l'assessore Stocker ha aggiunto che vi è ancora la possibilità di un’eventuale acquisizione della fabbrica da parte di un'azienda straniera. È il famoso imprenditore cinese che sta trattando con Massimo Pugliese. "Se ciò accadesse - ha spiegato l'assessore - dobbiamo impegnarci assieme per fare in modo che vi siano le migliori condizioni possibili".

Proprio in quest'ottica, Stocker ha chiesto ai sindacati di trovare un accordo relativo alla cassa integrazione straordinaria, mentre i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito la volontà di pretendere il mantenimento delle promesse ricevute dalla proprietà. "In ogni caso - ha concluso l'assessore - intendiamo proseguire nel nostro lavoro comune, fra Provincia e sindacati, per arrivare a salvare non solo lo stabilimento di Sinigo, ma soprattutto i posti di lavoro a rischio".

I sindacati giudicano interlocutorio l'incontro con Stocker. "Non ci aspettavamo nulla di più se non la conferma che Massimo Pugliese si è recato in Provincia per chiedere un appoggio affinché noi firmassimo la cassa integrazione straordinaria. Quella in deroga intanto non è stata autorizzata dal ministero competente. A Stocker abbiamo ribadito - dicono Maurizio Albrigo della Femca Cisl e Stefano Schwarze della Cigl - che non firmeremo nulla con Pugliese fino a quando non pagherà tutti gli arretrati ai lavoratori che sono in attesa da ottobre". "Pare che sia chiusa la trattativa per la vendita della fabbrica di Pugliese in Olanda - hanno aggiunto i sindacati - Questo dovrebbe garantire all'imprenditore irpino la disponibilità finanziaria per pagare entro il 20 febbraio. Con sei milioni di euro potrebbe pagare tutti i lavoratori. In quel momento potremmo anche rivedere la nostra posizione e firmare la richiesta di cassa integrazione straordinaria. Prima, almeno con Pugliese, non c'è possibilità di sottoscrivere la richiesta della cig". Con Pugliese no ma con l'imprenditore cinese? "A parte il fatto che bisognerà verificare se andrà a buon fune la trattativa, diciamo che con lui siamo disponibili”, chiudono Albrigo e Schwarze.

Intanto, a Sinigo continua lo sciopero ad oltranza che blocca il caricamento del Tcs senza il quale anche la SunEdison rischia di entrare in difficoltà. All'esterno della fabbrica sono stati affissi altri manifesti contro Pugliese, mentre con un drappo nero è stata coperta la scritta Solland Silicon.

La vicenda della fabbrica di Sinigo è approdata ieri in consiglio provinciale con l’interrogazione di Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore) che ha chiesto cosa la Provincia intende fare “quando la drammaticità della situazione impone interventi immediati”.













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