La Provincia taglia e risparmia 6 milioni
Ridotte le spese per consulenze (1,5 milioni) e straordinari (1,6 milioni). Kompatscher: «C’è ancora margine»
BOLZANO. Grazie al taglio degli straordinari del personale provinciale - con risparmi nell’ordine di 1,6 milioni - ma anche alla riduzione delle consulenze esterne (1,523 milioni di euro), al risparmio energetico negli edifici pubblici e alla riduzione degli orari di servizio (1,179 milioni) la Provincia è riuscita a mettere da parte un “gruzzoletto” di 5,764 milioni, il 40% in più (circa) rispetto a quanto aveva preventivato in sede di bilancio. Ma a far capire a chiare lettere che la musica non cambierà nemmeno in futuro è stato ieri lo stesso governatore altoatesino Arno Kompatscher. «C’è margine per fare ulteriori risparmi e sono convinto che l’anno prossimo, in questo periodo, riuscirò a commentare cifre ugualmente lusinghiere. In questo momento c’è soddisfazione per essere riusciti ad andare oltre gli obiettivi, già impegnativi, che ci eravamo prefissati». Di sicuro la revisione della spesa attuata dall’esecutivo altoatesino sta dando risultati importanti: la giunta provinciale ha esaminato ieri la relazione della Commissione di vigilanza, registrando che il risparmio previsto nel 2013 è stato ampiamente superato. I costi della Pab, infatti, sono stati ridotti di 5,76 milioni.
La Commissione di vigilanza sugli obiettivi di contenimento della spesa ha presentato il resoconto sull'attività 2013, dal quale emergono risultati positivi: i risparmi preventivati per la Pubblica amministrazione, anche dopo il confronto con le parti sociali, erano stati fissati a 4,040 milioni di euro, e questo obiettivo è stato largamente superato.
Come ha spiegato il presidente Arno Kompatscher dopo la seduta di giunta le direttive sugli obiettivi di risparmio riguardavano svariati settori dell'ente pubblico, dalle ore di straordinario agli incarichi di consulenza, dalle licenze per il software, con riduzione dei costi attraverso il passaggio a prodotti free, fino al risparmio energetico negli edifici. Tra gli interventi di contenimento della spesa figuravano anche la rinuncia - ove possibile - a pubblicazione cartacee per privilegiare la comunicazione sul web e l'e-government.
Modesta, almeno per ora, la riduzione (11 mila e 900 euro)del compenso per il lavoro straordinario, ma il pagamento del periodo da luglio a dicembre 2013 è ancora in corso. La riduzione per il rimborso delle spese di vitto e per l’uso del proprio automezzo in missione ha consentito di mettere da parte 190 mila euro, mentre dalla riorganizzazione della struttura dirigenziale dell’amministrazione provinciale sono arrivati altri 245 mila euro. Tra le altre voci, più e meno significative, spiccano la riduzione delle spese per l’utilizzo del software libero (500 mila euro) e la riduzione delle pubblicazioni cartacee (514 mila euro contro i 400 mila preventivati). «Nel calderone - conclude Kompatscher - dovremmo mettere anche i tagli ai costi della politica. Tra i risparmi più significativi ci sono anche quelli legati all’abolizione delle spese riservate».
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