Coronavirus

La rabbia dei sindaci: «Ora controlli più severi e sanzioni contro gli eccessi» 

Vertice di Comuni, forze dell’ordine e categorie con il commissario del governo. Gli esercenti: mobiliteremo i nostri iscritti. L'appello dei primi cittadini: «Le pecore nere danneggiano tutti. Soprattutto nelle vallate». Mascherine Ffp2, verso l’obbligo nei luoghi a rischio



BOLZANO. I contagi non scendono: 722 i nuovi positivi annunciati (156 tamponi Pcr e 566 antigenici). La variante inglese è entrata da un mese. L’Alto Adige è da lunedì in lockdown fino al 28 febbraio, ma le chiusure non serviranno, senza il rispetto delle regole da parte dei cittadini.

Negazionisti o incoscienti

«Non bastano gli appelli, dobbiamo sanzionare di più», scandisce le parole Andreas Schatzer, il presidente del Consorzio dei Comuni. La stretta sugli assembramenti è stata discussa ieri in un vertice al Commissariato del governo. Intanto la Provincia annuncia che le mascherine Ffp2 dalla settimana prossima diventeranno obbligatorie sui mezzi di trasporto e altri luoghi a rischio: i dettagli verranno comunicati nei prossimi giorni.

Il vertice sui controlli

Assembramenti davanti ai bar con vendita da asporto, feste e cene private. Di questo si è parlato nell’incontro del commissario del governo Vito Cusumano in videoconferenza con i vertici delle forze dell’ordine e della polizia stradale, il sindaco Renzo Caramaschi, il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti, il direttore della Asl Florian Zerzer, il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer, il coordinatore delle polizie municipali dell’Alto Adige, il presidente di Confesercenti e il direttore dell’Unione commercio.

Nella prima settimana di febbraio forze dell’ordine e polizie municipali hanno effettuato circa 9.000 controlli nei confronti delle persone fisiche e degli esercizi commerciali. Molti sindaci contano su pochi vigili urbani. Da qui la richiesta di un maggiore sostegno da parte delle forze dell’ordine. Dopo decine di multe contro gli assembramenti davanti ai bar, Caramaschi puntava a cancellare la vendita da asporto, ma il presidente Arno Kompatscher non annuncia modifiche alla ordinanza. Sì invece al rafforzamento dei controlli. «Se ci saranno attività sanzionate più volte, trasmetteremo la pratica al presidente della Provincia per il provvedimento di chiusura di 10 giorni», riferisce Caramaschi.

Di fronte alla gravità della pandemia in Alto Adige, riferisce una nota di Palazzo Ducale, «verranno intensificati i controlli negli ambiti urbani che si ritengono maggiormente esposti a tali situazioni di criticità, verificando il mantenimento delle distanze di sicurezza e l’uso delle protezioni delle vie respiratorie».

L’appello dei sindaci

Sabato scorso Kompatscher ha incontrato in videoconferenza 110 sindaci, incalzandoli sulla necessità di alzare la guardia, soprattutto ora che è arrivata la variante inglese. Il Consorzio dei Comuni lancia un appello: «Rimanete uniti e rispettate le regole». Nella riunione di sabato sono state riferite «scene allucinanti», soprattutto nelle vallate. I sindaci ricordano che la maggior parte dei cittadini rispetta le regole, pesanti nella vita privata e distruttive per le aziende, ma restano «le “pecore nere”, indifferenti alle regole, che non vogliono riconoscere la gravità della situazione».

Questo l’appello: «In molte occasioni il rispetto delle regole non viene più preso sul serio ed anzi le stesse vengono ignorate dalle persone indisciplinate. Soprattutto nelle zone rurali la situazione si presenta più grave che nelle aree urbane. Ci saranno quindi più controlli nelle prossime tre settimane e le violazioni alle disposizioni della Provincia saranno comminate con sanzioni amministrative».

Schatzer parla della rabbia dei cittadini responsabili: «Sono sempre meno disposti ad accettare il mancato rispetto delle regole da parte dei disubbidienti». I controlli saranno effettuati nelle aree pubbliche, nelle aziende e nei negozi, ma anche nei cantieri. «Il settore privato continua però ad essere un problema. Qui abbiamo bisogno di aumentare nuovamente la sensibilizzazione e fare appello alla responsabilità delle persone», riferisce il Consorzio dei Comuni.

Esercenti mobilitati

I rappresentanti degli esercenti si sono impegnati a fare la propria parte: mobiliteranno i colleghi per evitare assembramenti davanti ai locali.

Le Ffp2 obbligatorie

Nell’ultima ordinanza Kompatscher ha fortemente raccomandato le mascherine Ffp2 nei luoghi a rischio. Dalla prossima settimana saranno obbligatorie sui mezzi di trasporto e altri «luoghi chiusi» in via di definizione. Alle polemiche sui costi delle Ffp2, Kompatscher annuncia che la Provincia non può imporre un prezzo calmierato, ma «l’amministrazione, con l’aiuto della Protezione civile, metterà a disposizione delle persone meno abbienti le mascherine Ffp2, perché tutti possano indossarle». FR.G.

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