DENTRO IL PD

La renziana Piccinotti: fedeli a Gigi, ma il partito ora si muova

BOLZANO. Quella ragazza con il basco accanto a Renzi ha un viso conosciuto. Non è passata inosservata la fotografia di Ilaria Piccinotti in un collage di volti formato gigante che ha accompagnato...



BOLZANO. Quella ragazza con il basco accanto a Renzi ha un viso conosciuto. Non è passata inosservata la fotografia di Ilaria Piccinotti in un collage di volti formato gigante che ha accompagnato il segretario del Pd e premier Matteo Renzi nei comizi elettorali per le elezioni europee. Renziana della prima ora, componente della assemblea nazionale del Pd, Ilaria Piccinotti è stata scelta non a caso, ma per twitter. E nei tabelloni c’era anche Carmelo Salvo, il responsabile comunicazione del Pd bolzanino. Una sorta di squadra di «attacco» sui social media allestita dal Pd nazionale per non lasciare campo libero sul web al M5S. «Da qualche settimana faccio parte della #PdCommunity, un gruppo organizzato da Francesco Nicodemo, responsabile nazionale della comunicazione Pd, che ha voluto canalizzare l’attività di comunicazione sui social media dei responsabili locali, come Carmelo Salvo, e di persone come me, particolarmente presenti sui social media». E proprio su facebook Ilaria Piccinotti ha postato una sua analisi non trionfalistica dei risultati del Pd alle europee in provincia di Bolzano. «È giusto dirci le cose, visto che dobbiamo iniziare a parlare di elezioni comunali», spiega. Allora da un lato c’è il trionfo del Pd renziano con il 40,81% nazionale, dall’altro lato c’è il Pd altoatesino con il 15,67%, sottolinea Ilaria Piccinotti, «il dato è molto buono, ma, in proporzione, non a valanga come nel resto di Italia e in Trentino. Ci siamo fermati a pochi decimali dal risultato di Veltroni nel 2008, ma il Pd nazionale all’epoca non era certo al 40%. Potevamo fare qualcosa di più e non è accaduto. Perché?». Questa la sua risposta: «La rissosità degli ultimi mesi, i contrasti personali e le contrapposizioni sono ciò che non ci permette ancora di sfondare completamente anche qui. Ma il potenziale c'è: non solo in traino nazionale, ma anche in persone nuove e competenze». A proposito di novità, c’è un gruppo di renziani di stretta osservanza che pensa di lanciare un candidato alle comunali alternativo a Spagnolli? «La candidatura del sindaco mi sembra scontata. Il tema piuttosto saranno le idee e la squadra». (fr.g.)













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