La replica: «Il piano è coerente»

In una nota l’azienda precisa «di tenere conto della domanda del territorio garantendo i servizi»



EGNA. Più che una risposta di merito è una considerazione di metodo quella che Poste Italiane affida a un comunicato stampa per giustificare le ragioni della chiusura degli uffici postali di Laghetti e Pineta di Laives. Non si entra minimamente nella specificità della questione, ma si spiegano i fondamenti che stanno alla base delle scelte che l’azienda sta operando su tutto il territorio nazionale.

«Il piano di rimodulazione degli uffici postali - si legge nella nota stampa - adegua l’offerta all’effettiva domanda sul territorio tenendo fermo il principio della centralità del cittadino e della massima attenzione per le sue esigenze». Non è chiaro, però, se Laghetti o Pineta avessero numeri al di sotto del soddisfacente. «Le scelte assicurano comunque efficienza e capillarità del servizio oltre alla tenuta dei livelli occupazionali». I posti di lavoro, quindi, non sarebbero a rischio.

Un passaggio che potrebbe essere letto in ottica esclusiva è quello che riguarda i Comuni montani. «Il programma è stato redatto tenendo conto di quei territori con particolari conformazioni naturali, con esclusione di quei Comuni dove ci siano più di due uffici postali e il rapporto abitanti/sportello sia inferiore a 800». Laghetti, insomma, sfugge alle eccezioni e rientra pienamente tra quelli destinati al taglio.

A questo punto Poste Italiane rimarca i numeri generali dell’operazione. «La riorganizzazione garantisce l’accesso della clientela al servizio universale coprendo ben il 96% dei comuni italiani e, più in particolare, l’87% dei comuni italiani con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Tutto con livelli di servizio superiori agli standard fissati dal contratto di programma». Sui grandi numeri, insomma, le questioni altoatesine sono solo delle gocce di un mare più complesso e destinato a garantire benefici alla popolazione. «Gli interventi messi in atto - concludono le Poste - confermano la presenza capillare dei nostri servizi. Il personale delle sedi che saranno chiuse verrà semplicemente trasferito altrove mantenendo incarichi in linea con quelle che sono le competenze».

Impossibile, dunque, sfuggire alla logica generale e, per ora, Poste Italiane si arrocca su un piano che non verrà modificato. Ora toccherà all’incontro tra il sindaco Horst Pichler e il responsabile di Poste in Alto Adige Ferdinand Unterkircher entrare nel dettaglio. (a.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità