La sfida per via Alto Adige Ecco i due progetti concorrenti

Svelati a sorpresa prima di Ferragosto i dettagli delle proposte firmate da Podrecca e Chipperfield Benko punta sulla nuova via Garibaldi e lascia il verde. Oberrauch: «Ora lasciamo lavorare il Comune»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Uno è un tricorno, che si muove su tre lati. E insegue "in pianta", la stazione, via Alto Adige e via Perathoner. L'altro è un ferro di cavallo. Che gira tutto intorno alla stazione autocorriere e corre a circondare via Garibaldi per chiudersi davanti all'Alpi. Il tricorno è di Oberrauch e della sua cordata di volonterosi. L'altro è di Benko. Uno conferma l'approccio minimale al Pru, il piano di riqualificazione nel quadrante del centro, svela minimi aggiustamenti perché era già, "ab initio" ben dentro i parametri del bando. Il ferro di cavallo invece si alleggerisce, perché aveva provato a pensare in grande. Per il Comune troppo in grande. E dunque è quello che subisce le variazioni maggiori. Sul terreno della cubatura complessiva ma soprattutto sul piano del verde. Che doveva essere profondo, non mascherato, quasi immutato rispetto alle proporzioni dell'attuale parco della Stazione. Tanto che Chipperfield lo conserva quasi integralmente.

Ecco i due progetti uno di fronte all'altro nel ring del quadrante di via Perathoner. Ieri, a sorpresa, il "conducator" della commissione servizi, Stefano Rebecchi, strettissimo collaboratore nella ripartizione dell'assessora Pasquali. ha aperto le buste. Meglio i pacchi. Enormi, pesanti, tanto da dover essere portati, il giorno della scadenza del bando, venerdì scorso, da almeno cinque uomini. Gli interessati, Heinzpeter Hager, proconsole benkiano a Bolzano e i vertici di "Emozioni Alto Adige", sono stati presi un poco alla sprovvista. Pensavano, come tutti, a dopo Ferragosto. Pensavano, in ogni caso, in un maggior apparato formale. Invece tutto è avvenuto in fretta, sotto traccia. E subito i progetti sono stati diffusi. C'è da capirlo il Comune. Viene da mesi di polemiche. I suoi assessorati, a vari livelli, sono stati accusati, alla peggio, di connivenza col nemico e, alla meglio, di scarsa trasparenza e carente comunicazione. Soprattutto dai consiglieri. Ebbene, ora i progetti sono a disposizione di tutti. Ci vorranno giorni per esaminarli nel dettaglio. E infatti la stessa norma procedurale prevede che la commissione incaricata abbia 60 giorni di tempo per negoziare eventuali varianti e poi presentare il tutto, definito, alla giunta comunale che cercherà, sui progetti e sul Pru, un accordo di programma. Georg Oberrauch, il capocordata della trincea anti Benko non vuole commentare. «Diamo tempo al Comune di lavorare», ha detto ieri sera.

Boris Podrecca, l'architetto che ha disegnato il tricorno, assicura che nei tre corpi dell'edificio tutto vetri ci sarà spazio per il commercio, gli appartamenti da mettere sul mercato e un albergo di nuova concezione. Rossa e Saccani, gli architetti bolzanini che hanno messo a punto le modifiche con Chipperfield, dicono che si tratta di un progetto molto complesso. Heinz Hager mette in evidenza quello che, a suo avviso, sarà la carta vincente di Benko: «Tutte le nostre acquisizioni, tra i condomini di via Garibaldi, l'hotel Alpi e gli immobili ex Camera di Commercio, costituiscono la corona del progetto. La nostra è una vera riqualificazione, perché incide sulle zone degradate e le risana, quello dei concorrenti è soltanto una densificazione di un'area tutta chiusa dai nostri edifici». Ecco lo scontro. Che è già in atto. Garantitosi sul verde («sarà profondo e avrà le dimensione richieste dal bando») Chipperfield gioca la carta della riqualificazione estesa. E infatti comprende nel Pru maggiori spazi rispetto a Podrecca. Che, nel suo disegno, traccia anche nuovi accessi agli edifici e direttrici viabilistiche. Ora, comunque, si giocherà a carte scoperte. Densità, cubature, spazi verdi sono misurabili. Tra due mesi si farà sul serio.

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