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La Statale 12 in galleria costerà almeno 380 milioni di euro 

Per la metà di febbraio il Comune avrà le simulazioni sulla viabilità del capoluogo e dei costi. Fattor: «Lo scenario più economico funziona se c’è la ss12 in tunnel. La soluzione di ripiego richiede 100 milioni in più»


Sara Martinello


BOLZANO. La statale 12 in galleria costa 380 milioni di euro. Sono tanti. Ma non realizzarla significherebbe rischiare un salasso e l’agonia di Bolzano tra ingorghi ed emissioni. Per salvarsi, la viabilità ha di fronte a sé quattro scenari. Il più economico costa 79 milioni di euro, il più costoso 177 e ha tempi più lunghi e cantieri più impegnativi per la popolazione

«Sarebbe la statale 12 l’elemento chiave dello scenario “soft”, il compromesso più compatibile con le risorse finanziarie, con i tempi e con la tenuta della viabilità di Bolzano», spiega l’assessore alla viabilità Stefano Fattor. «Ma se la Provincia ci dice che in dieci anni quei fondi non ci sono, allora sì che dovremo puntare sullo scenario “hard”, quello con più infrastrutture, sborsando 100 milioni di euro in più che invece la soluzione più agile potrebbe far transitare sulla statale 12».

Il Comune attende per la metà di febbraio le simulazioni commissionate a uno studio di Milano. Sono i disegni della riorganizzazione della zona produttiva con o senza la statale 12, il raddoppio dell’arginale e così via.

Perché la statale in galleria

L’apertura del presidente Arno Kompatscher è dovuta a ragioni di coerenza nella programmazione. Per capire bisogna fare un passo indietro. Fattor fu il primo a tirar fuori la statale 12 e a inserirla nel Pums, cosa che prima di lui fece solo l’ex vicesindaco Klaus Ladinser. Se poi l’ingegner Stefano Ciurnelli ha inserita nel Piano provinciale della mobilità, è stato per rispettare il principio della coerenza richiesto dalla Ue.

Perché Fattor volle la statale in galleria? L’assessore risponde: «Perché il Pums adottato dalla prima giunta Caramaschi, di cui non facevo parte, vi aveva rinunciato per ottenere invece la A22 come variante urbana là dove l’autostrada fosse stata interrata a Laives per sbucare a Bolzano Nord. Una soluzione che non poteva stare in piedi nel momento in cui si decideva che Bolzano avrebbe avuto un nuovo quartiere – l’Areale – con 1.500 alloggi, un parcheggio da 1.700 posti auto e il maggiore centro intermodale dell’Alto Adige. Di qui a 10 anni il cantiere sarà avviato e muoverà 3-400 camion ogni giorno».

Costi lievitati

Inizialmente si voleva fare del Lotto 1 (che passa sotto il Virgolo) una galleria monocanna. Poi sono cambiate le leggi sulla sicurezza, quindi quel tunnel deve diventare a doppia canna, con due corsie in entrambe le direzioni. Va adeguato anche l’innesto nel Lotto 2 verso Laives. Di qui l’aumento dei costi a 380 milioni di euro.

Per il finanziamento servono il progetto esecutivo (che da solo costa 10 milioni di euro) e un piano pluriennale, con una fetta a carico della Provincia. Il Comune non può mettere i soldi perché è la Provincia ad avere la delega sulla statale 12. Fattor evidenzia che «l’autostrada ha tutto l’interesse a contribuire, anche perché quando inizieranno i lavori sul Bodensee non avrà altri sfoghi».

Riorganizzare Bolzano Sud

Intanto l’assessore provinciale Daniel Alfreider inserisce in agenda la riorganizzazione di Bolzano Sud. Un gran lavoro. Fattor snocciola le opere: «C’è via Einstein con il ponte sull’Isarco. Ci sono il raddoppio della galleria del Virgolo, il tunnel di via Grandi, il metrobus da Laives ogni quattro minuti. E una riorganizzazione tale da consentire a tutte le auto provenienti dalla Zona di procedere verso ponte Resia e ponte Palermo senza gravare su ponte Roma. Perciò l’arginale deve essere rafforzata con una corsia in più».

Lo scenario «soft» esclude sottopasso e sovrappasso di via Einstein e quello di via Grandi, perché sono già finanziati. Invece comprenderebbe il metrobus, il rafforzamento dell’arginale con espropri sul lato aziende, gli accessi per raggiungere ponte Resia e ponte Palermo, il rafforzamento di via Siemens per farci passare tutta la viabilità in direzione nord, la sistemazione di via Galilei con una corsia verso nord, una verso sud e una per il metrobus. Servirebbero poi altri 30 milioni di euro per il raddoppio del tunnel del Virgolo, da rendere compatibile con quello ferroviario.

 













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