BOLZANO. La Svp lancia l’ultimo allarme prima del voto. L’allarme si chiama «caos». A Roma e nei rapporti con l’Europa. Bordate contro il M5S e contro la Lega, di cui ritiene inaccettabile l’atteggiamento verso l’Ue. La Svp si offre come l’unica garanzia di stabilità. Agli elettori tentati da altri partiti, la Svp dice di non fare passi avventati. Almeno qui, è il messaggio che viene fatto passare, «scegliete la stabilità». È stato lo slogan della campagna elettorale e il governo sembra dare una mano. Ieri mattina conferenza stampa convocata d’urgenza dal presidente Arno Kompatscher e dall’Obmann Philipp Achammer, con il senatore Dieter Steger che riferiva le ultime novità sulla manovra economica. «Ci sarebbe da ridere, se non dovessimo piangere», dicono. Hanno voluto una conferenza stampa ad hoc, prima della festa al Ca’ de Bezzi per la chiusura della campagna elettorale. «Il caos a Roma danneggia anche l'Alto Adige», dicono Kompatscher e Achammer, «È inammissibile che un rappresentante del governo risponda ai rilievi di Bruxelles con un “chi se ne frega” e che un altro voglia fermare i lavori per il tunnel del Brennero. A Roma stanno operando politici incompetenti». E ancora: «Non possiamo essere partner di questa truppa caotica». Non viene però chiusa la porta alla Lega. «Dobbiamo vedere come voterà il gruppo italiano», dicono. E ribadiscono che l’alleanza sarà con un solo partner italiano. «Condizione per l'entrata in giunta restano un convinto sì all'autonomia, all'Europa e alla pacifica convivenza», così Achammer. La parola alle urne. Nella conta delle preferenze, si capirà quale Svp prevarrà, se quella di Achammer o quella di Kompatscher. Quanto agli assessorati, il presidente potrebbe riservare per se stesso la competenza sulla sanità. Sarà uno dei temi chiave per i prossimi cinque anni, dice.