La Svp: decideremo con il Comune

Theiner: «L'operazione sui monumenti fascisti è solo all'inizio»


Francesca Gonzato


BOLZANO. Non credevano nemmeno loro che avrebbero avuto così tanto dal governo. Il giorno dopo l'accordo con il ministro Sando Bondi, che dà mano libera sui monumenti fascisti, c'è euforia alla Svp. L'Obmann Richard Theiner ammette: «Abbiamo ottenuto tutto ciò che abbiamo chiesto». I lavori al monumento alla Vittoria verranno fermati in attesa del progetto di storicizzazione. Il frontone di Mussolini verrà staccato dal palazzo degli uffici finanziari in piazza Tribunale. La lista prosegue con il depotenziamento del monumento all'alpino di Brunico e le tabelle esplicative sugli ossari. Fuori dalla sede di via Brennero però c'è una tempesta politica. Pdl locale allo sbando e indignato verso il governo, con propositi di fuga di massa. Musi lunghi anche nel centrosinistra, che accusa la Svp di avere forzato la mano su un progetto di storicizzazione che meritava maggiore delicatezza.

E allora Theiner rassicura: «Il lavoro inizia ora, verranno coinvolti i Comuni». Ieri l'accordo è stato presentato in via Brennero con l'assessore Sabina Kasslatter Mur e i deputati Siegfried Brugger e Karl Zeller. Il presidente provinciale Luis Durnwalder assente perché impegnato a Bruxelles. Sabina Kasslatter Mur distingue tra le varie situazioni e dà garanzie sul monumento all'alpino di Brunico: «La soluzione andrà concordata con le istituzioni locali e le associazioni degli alpini». Theiner e i deputati spiegano così il mancato coinvolgimento di sindaco e Pd, alleato di giunta, nelle trattative: «Non c'è stato il tempo». Ma Theiner precisa: «Le nostre richieste su questo tema erano note da tempo». E aggiunge: «Il Pd è il primo a conoscere il progetto che abbiamo sui monumenti, perché avevamo presentato le nostre richieste anche al governo Prodi. Non se ne fece nulla, perché ci dissero "non si può". Il Pdl ha dimostrato più coraggio».

Il documento di Bondi è indirizzato a Durnwalder. Deciderà tutto la Provincia, anzi la Svp? Theiner smentisce: «L'accordo con Bondi è chiaro sul fatto che si cercherà una intesa con gli enti locali. Verrà quindi coinvolto il sindaco Spagnolli e i sindaci degli altri Comuni interessati». Theiner insiste sul concetto di svolta: «Ci siamo liberati del ventesimo secolo e di tutto ciò che ci ha divisi. E' un risultato che andrà a vantaggio di tutti i gruppi». La rimozione del Mussolini a cavallo è la parte di accordo che provoca più proteste, perché a Bolzano la soluzione preferita era la contestualizzazione con tabelle. Ma Theiner non lascia spiragli: «Verrà staccato e collocato altrove. E' una battaglia iniziata molti anni fa». Il progetto è la rimozione di tutto il frontone, non solo della figura di Mussolini. Perché non bastano le tabelle? «E' un edificio pubblico, ci sono uffici. Tutti devono essere liberi di entrare senza sentirsi a disagio», risponde Theiner. Che però rivendica: «Il gruppo italiano deve riconoscere che la Svp non ha mai gestito questo tema con una impostazione revanscista. Ci siamo distinti da altri partiti».

Confermati i retroscena sui protagonisti della trattativa. «Non avevano bisogno delle nostre due astensioni nella votazione sulla sfiducia a Bondi», ricordano in via Brennero. I colloqui hanno così assunto una veste più larga. Oltre ai ministri Bondi e Tremonti, interessati direttamente (Tremonti è "proprietario" degli uffici finanziari), le discussioni hanno coinvolto il capogruppo Cicchitto e il ministro Frattini. Zeller: «Non ha parlato con noi, ma sappiamo che ha coperto l'operazione».

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