La Svp punta alle nuove competenze 

Presentati i candidati, nel programma le norme su ambiente e sicurezza. Achammer: il Pd si è dimostrato leale



BOLZANO. Squadra che vince si cambia. E le discussioni, se ci sono (e ci sono) restano negli spogliatoi. Ecco la tattica Svp. E infatti a benedire la nuova formazione (nuova quasi per nove undicesimi per stare nel calcio) che andrà a Roma a chiedere sempre più competenze c’era anche chi ha passato il testimone, come Zeller e Alfreider .

E Achammer, il Parteiobmann ha tracciato tra i sorrisi lo schema per la prossima legislatura. Eccolo. 1) Le alleanze: "Noi non siamo un partito ideologico, non stiamo né a destra né a sinistra, ma guardiamo ai fatti e alla storia - ha chiarito il segretario - perchè i primi, i fatti, ci dicono che il Pd è un partito leale e il suo governo ha collaborato bene con noi; la seconda racconta di una scelta antica per l’autonomia da parte del centrosinistra. A destra, invece, la scoprono soltanto adesso e questo noi lo capiamo. E noi siamo contro tutti i populismi". 2) Il programma: "Le competenze sono il nostro orizzonte, perchè l’autonomia deve crescere. Quali? Vedremo in base agli eventi. Ma al centro ci sarà l’ambiente e la sua gestione, il personale e anche il commissariato del governo. Non capisco perchè Aosta chiede la competenza e noi non dovremo farlo...".

E dietro ad Achammer , la nuova squadra: per il Senato Dieter Steger, Julia Unterberger e Meinhard Durnwalder; per la Camera, Manfred Schullian, uscente, Renate Gebhard e Albrecht Plangger. L’alleanza col Pd si traduce con due nomi presenti ieri in spirito alla presentazione dei candidati nel foyer della «Haus der Kultur»: Gianclaudio Bressa per il Senato e Maria Elena Boschi per la Camera nel collegio di Bolzano. E poi i fedeli amici del Patt, con Panizza a ribadire che l’intesa con la Svp, vista da Trento "è perfetta". Mentre Achammer traccia la tattica, Arno Kompatscher guarda alla strategia.

E infatti il Landeshuaptmann allarga lo sguardo, a proposito dell’impegno Svp a Roma: "Noi dobbiamo essere i latori di un messaggio , indirizzato a tutto il Paese. Che è questo: l’Italia può essere orgogliosa dell’autonomia per la quale sia lo Stato che noi ci siamo spesi in tutti questi anni. Perchè è un segno di civiltà e di progresso nello spirito europeo. E lo sforzo da fare è far capire a tutti che questo statuto non è un privilegio ma significa, per noi, maggiore responsabilità".

«Dal 1948 la Svp è interrottamente presente in parlamento e la sua missione è sempre la stessa; garantire la massima autonomia possibile». Così il segretario Phlipp Achammer, presentando il programma elettorale. «L’ Alto Adige - ha aggiunto - ha bisogno di una rappresentanza coesa e competente a Roma». La Svp mira a portare a Bolzano nella prossima legislatura la competenza primaria per l’ambiente, come anche quella del regolamento dei Comuni, attualmente in mano alla Regione. Un altro tema è quello del trasferimento della pubblica sicurezza dal Commissariato del governo al governatore, «come succede già in val d’Aosta». E con chi si troverà a collaborare la Svp a Roma dopo il 4 marzo?

«Noi non siamo schierati organicamente - insiste Achammer - ma immagino che in qualche modo il Pd sarà coinvolto in una possibile maggioranza. Almeno lo speriamo. Ma che adesso non c’è, neppure a destra. E con i 5 Stelle così isolati, se non sarà una “Grosse” magari una “Kleine Koalition” potrà formarsi...». Perchè la Svp sarà comunque, pragmaticamente, in trincea.

Con obiettivi chiari: competenze su personale e commissariato, energia, centrali, finanze, toponomastica, concessione A22. La nuova squadra, è certo, non cambierà comunque tattica.















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