La Svp «tira il freno» sulla nuova giunta: i Verdi sono indigesti

Domani si riunirà il parlamentino locale della Stella alpina Difficile che Rösch riesca a varare l’esecutivo per il 15 giugno


di Giuseppe Rossi


MERANO. Quattro ore di trattative e le ore piccole (si è discusso fino alle ore 23) non sono bastate neppure a concludere una prima analisi del programma, trovare i punti in comune su cui c'è a priori un accordo, e quelli invece da limare o addirittura da cancellare. La Svp, l'altra sera per la prima volta chiamata a un colloquio ufficiale con Paul Rösch e la sua delegazione, tentenna.

Ma quel che più conta non esce dalla riunione con un sì o con un no, evitando di esprimersi su una possibile collaborazione in giunta. Se ne riparlerà venerdì, dopo che la Svp avrà riunito giovedì sera il proprio Stadtkomitee. Quattro giorni di fermo politico, che pesano come macigni nel conto alla rovescia scattato l'indomani del successo elettorale di Paul Rösch verso il 25 giugno, giorno ultimo per il voto di fiducia in consiglio comunale per appello nominale. Ma non è detto che neppure venerdì i quattro delegati della stella alpina (l'Obmann Sepp Brunner, il capogruppo Gerhard Hölzl, Gerhard Gruber e Gabriela Strohmer) possano dire l'ultima parola, perchè potrebbe essere necessario, dopo l'incontro di venerdì mattina un ulteriore passaggio nello Stadtkomitee della Svp.

In questo modo salterebbe completamente la data del 15 giugno, che Paul Rösch si era dato come termine ultimo per presentare la sua maggioranza di governo della città. Le date del consiglio comunale per la nomina degli assessori e la fiducia al governo Rösch sono già segnate anche se non ancora ufficializzate: il consiglio si riunirà per tre sere di fila, il 22, 23 e 24 giugno. Al primo voto serviranno almeno 19 favorevoli su 36, dal secondo giorno la maggioranza assoluta dei presenti in aula. Come prima conseguenza dell'infruttuoso incontro di giovedì sera, ieri mattina il sindaco ha subito disdetto tutti gli incontri fissati per martedì con le liste civiche, il Pd e gli Ecosociali.

Quello di ieri doveva essere l'ultimo atto in vista della ufficializzazione della maggioranza il 15 giugno. Paul Rösch e i suoi strateghi ora hanno un problema in più: forse non potranno attendere la risposta ultima da parte dell'Svp ma dovranno agire d'anticipo, preparandosi già da subito a una coalizione senza Stella alpina. Anche perché in ambienti interni alla Volkspartei aumenta il malcontento verso un possibile accordo con i Verdi. Meglio cinque anni all'opposizione, sarebbe una delle tesi che circolano, piuttosto che essere al governo con un ruolo marginale con Rösch poi pronto a raccogliere i frutti al termine dei cinque anni. Ma Merano può permettersi cinque anni senza Svp, tagliata fuori evidentemente dalla Provincia e dal Burgraviato? Per garantire un governo alla città senza Svp i Verdi dovrebbero coinvolgere Civica, Pd, Ecosociali e Alleanza per Merano.

Solo in questo modo, con 20 consiglieri, si potrebbe avere una maggioranza capace di gestire il consiglio comunale. Basta che uno di questi partiti, ad esempio Alleanza per Merano - che ha già dichiarato che preferisce un governo assieme alla Svp - si tiri fuori, per gettare nelle ortiche Paul Rösch e i Verdi e costringere i cittadini a tornare alle urne dopo l'insediamento di un commissario.

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