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La Tesla “dilaga” a Bolzano: arriva la stazione di ricarica 

Nel 2024 sbarca il “Supercharger” in via di Vittorio: 275 chilometri in 15 minuti. L’assessore Alfreider: «L’Alto Adige ha raggiunto i livelli europei per i mezzi a zero emissioni»


Aliosha Bona


BOLZANO. Veder sfrecciare una Tesla tra le vie di Bolzano è diventato “normale”. Sono ovunque: parcheggiate, in strada o in fase di ricarica. Le vendite di auto elettriche in Europa sono cresciute del 30% a novembre, pari ad un totale di 172.600 nuove immatricolazioni. E l’Alto Adige contribuisce: «Vantiamo un’ottima media, più alta rispetto al resto d’Italia», conferma l’assessore provinciale Daniel Alfreider -. «La Norvegia rimane ancora superiore, ma abbiamo raggiunto i livelli europei».

Il “Supercharger” a Bolzano

Per i bolzanini titolari di una Tesla è arrivato il regalo di Natale sotto l’albero, ma potranno scartarlo solo tra due anni. Nel referendum online tenutosi per decidere in quali città del mondo aprire una nuova stazione di ricarica “Supercharger” Tesla, il capoluogo altoatesino ha tenuto testa a grandi realtà americane e asiatiche, con migliaia di voti: secondo la mappa del colosso dell’elettrico, la nuova stazione di ricarica a Bolzano dovrebbe aprire nel 2024, in via di Vittorio. I “Supercharger” possono aggiungere fino a 275 chilometri di autonomia in soli 15 minuti.

L’Alto Adige semina le altre province d’Italia anche per le colonnine. In attesa di quella targata Elon Musk, sono entrate da poco in funzione 33 colonnine di ricarica veloce, installate negli ultimi due anni in tutta la provincia. L’offerta è vasta: in tutto sono già più di 250 le stazioni di ricarica pubbliche, per un totale di più di 500 punti di ricarica sul territorio locale. Questo significa che ci sono più di 100 punti di ricarica ogni 100.000 abitanti. Solo il Trentino regge il ritmo. «Ora siamo al lavoro per garantire un servizio completo anche in quei luoghi non così dotati come Bolzano, per esempio Val Gardena e ValBadia. Sono interventi che costano un sacco di soldi, ma sono la garanzia per essere autonomi con l’elettrico. Gli scooter? Si adattano ancora meglio, perché hanno bisogno di meno potenza», conclude Alfreider. Agli “hypercharger” si possono ricaricare i veicoli elettrici con una potenza da 100 a 150 kilowatt, a seconda della connessione: una carica si completa in circa mezz'ora.

Gli autobus

Attualmente, 12 dei circa 400 autobus della Sasa funzionano ad idrogeno e 13 autobus elettrici sono in circolazione tra Bolzano e Merano. La maggior parte della flotta è ancora costituita da autobus ibridi diesel. Nei prossimi anni, la percentuale di autobus elettrici e ad idrogeno verrà ulteriormente ampliata: i veicoli a emissioni zero dovranno essere gradualmente utilizzati anche sulle linee interprovinciali. Una gara d’appalto, a questo proposito, è già in corso.

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