La toponomastica accende la campagna 

Riparte la guerra nel Pd, Huber contro Bizzo. CasaPound punta all’ingresso in Parlamento: «Saremo una sorpresa»



BOLZANO. Il Pd torna a dilaniarsi sulla toponomastica, la Svp elabora strategie per non farsi mettere nell’angolo dalla Consulta, sempre sulla toponomastica. Gli ex della Svp incalzano i nuovi timonieri sul doppio passaporto: «È ora di agire». Intanto CasaPound prova sul serio a entrare in Parlamento, facendo leva sulla rabbia sociale, senza abdicare alla vocazione di «fascisti del terzo millennio». La campagna elettorale per le politiche, finora sonnolenta, prende una piega decisamente identitaria. Il segretario del Pd Alessandro Huber prende la parola contro i nostalgici della cittadinanza austriaca e riapre il fronte interno del Pd sulla toponomastica. «Mi dispiace per chi in questi giorni si sta contraddistinguendo per miopia o mancanza di memoria, due simmetrici gravi problemi che impediscono di affrontare il presente», scrive Huber, che cita «gli Oldies della Svp che scambiano (o svendono) un legittimo orgoglio culturale con un passaporto austriaco. È tempo di più Europa, ragazzi, non più documenti austriaci». Poi la stoccata a Roberto Bizzo (non citato): «Mi dispiace per chi si aggrappa alla toponomastica per ritagliarsi uno spazio su Facebook e sulla stampa anziché proporre politiche di convivenza partendo dal Pd. Due o tre like non fanno la gloria, ma magari fanno autostima, spero. Hanno capito male il Novecento e ancora peggio hanno capito il nuovo millennio».













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