La Val Badia trova l’intesa per accogliere i profughi

Dopo le discussioni a La Valle, i sindaci dell’area hanno comunicato l’accordo I 29 ospiti assegnati e attesi saranno distribuiti nei cinque Comuni


di Ezio Danieli


VAL BADIA. Il comitato, sorto per trovare una soluzione al problema, ha preso la decisione. Al termine della riunione di ieri mattina a La Valle, il sindaco Angel Miribung ha scritto una lettera alla Provincia e alla Comunità di valle comunicando la decisione presa sulla sistemazione dei 29 profughi assegnati alla Val Badia. I cittadini extracomunitari potrebbero essere ospitati nei cinque Comuni della valle e gli esponenti comunali di Badia, Corvara, La Valle, San Martino e Marebbe sono d’accordo sulla ripartizione in parti uguali.

Superata (almeno per ora) la perplessità di Corvara, il cui sindaco si era espresso contro l'ospitalità per il fatto che il Comune non ha una struttura adeguata di sua proprietà. "Mi sono meravigliato del no di Rottonara - ha dichiarato Miribung - e ho detto al suo vice sindaco, presente alla riunione di oggi (ieri, ndr), che non capisco questo parere contrario. A ogni modo s'è raggiunta l'intesa e ora scriverò alla Provincia per informare della decisione presa. Speriamo venga accolta”.

La decisione del comitato - oltre ai cinque rappresentanti dei Comuni badioti hanno partecipato il decano della Badia, un rappresentante dei giovani e uno della comunità pastorale - è stata presa dopo che in paese a La Valle erano nate discussioni sull’arrivo dei profughi e Ferdinando Miribung, che aveva messo a disposizione la sua ex pensione Murin, non ha sottoscritto il contratto con la Provincia.

La scelta di dove sistemare i profughi alla fine è stata presa e la soluzione è stata accettata, come pare siano stati individuati anche gli alloggi necessari ad ospitare i profughi, con la gestione degli stessi alloggi che sarà affidata a Volontarius dopo la rinuncia della Caritas, già oberata di impegni nel settore.

Nel corso di un'assemblea pubblica tenutasi un paio di settimane fa, molto affollata e alla presenza anche dell'assessore provinciale Martha Stocker, la stragrande maggioranza degli abitanti di La Valle aveva espresso la propria contrarietà all’arrivo dei profughi, senza però arrivare allo scontro.

La Valle aveva preso atto, a malincuore, della scelta provinciale, favorita anche dalla messa a disposizione di un privato dell'ex pensione Murin. Nei confronti di Ferdinand Miribung, il privato, c'è stata anche qualche frase offensiva, ma il pronto intervento del sindaco aveva impedito che la situazione degenerasse. Ma il proprietario dell'ex pensione non se l'è sentita di proseguire con l'offerta e ha comunicato la sua rinuncia, sia pure a malincuore, a firmare il contratto.

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