La “vecia ferovia” 50 anni dopo fa ancora sognare

L’ultima corsa del treno Ora - Predazzo fu il 10 gennaio 1963. Fra tante rievocazioni si parla anche di possibile rinascita


di Alessio Pompanin


ORA. Cinquant’anni esatti, domani. E a cinquant’anni, già messe in archivio celebrazioni in forma di libro e di film arrivate nell’ultimo paio d’anni, si può anche parlare di una rinascita. Il mezzo secolo è quello che domani sarà passato dall’ultimo viaggio del trenino della ferrovia della Val di Fiemme, la strada ferrata che collegava la Bassa Atesina alla Val di Fiemme e viceversa evidentemente. Un percorso che in molti ormai collegano alla “vecia ferovia” intesa però non come linea ferrata, appunto, ma come appuntamento annuale cicloamatoriale estivo, con salita pedalando lungo il percorso una volta occupato dalla massicciata, da Ora alle porte di Fiemme.

«Il 10 gennaio del 2013 sarà un giorno importantre, perchè sarà l’anniversario dei cinquant’anni dall’ultimo viaggio del trenino della Val di Fiemme, viaggio che avvenne appunto il 10 gennaio del 1963, con arrivo alla stazione di Ora alle ore 22.20»: tale precisione non può che essere nella voce di Rolando Cembran, autentico “biografo” (per non dire agiografo, vista la sua venerazione per quella storica ferrovia...) della strada ferrata che saliva dall’Alto Adige al Trentino.

Proprio Cembran, poco meno di un paio d’anni fa, aveva aperto la strada alle celebrazioni, rievocazioni, e perchè no?, ipotesi di rinascita della “vecia ferovia” con il suo libro «Un binario per Fiemme», volume frutto di più di 15 anni di ricerche e di raccolta di materiale presso archivi e cittadini privati che hanno donato foto e testimonianze. La storia del treno da Ora a Predazzo è arrivata poi anche in formato pellicola, con il film di Luis Walter che racconta la storia della costruzione della linea ferrata negli anni della prima guerra mondiale, dal 1916 al 1918.

E in periodo di ecologia, di sostenibilità, si è già riparlato di una rinascita del trenino per Fiemme. Tra i più convinti sostenitori, l'associazione Transdolomites, con sede a Pozza di Fassa, che nel marzo dello scorso anno ha organizzato un convegno per vagliare la validità di un nuovo trenino capace di collegare Trento, Cembra, Fiemme e Fassa. Lavori iniziati proprio dalla rievocazione storica della ex ferrovia Ora - Predazzo con la presentazione del libro di Cembran e la visione del film di Walter. Certo, nell’occasione Andrea Debernardi, del gruppo RT Bicocca di Milano è stato esplicito dicendo che l’area costituisce un bacino persone insufficiente per realizzare un treno. La cosa però cambia con i flussi turistici, per favorire i quali, senza penalizzare l’ambiente, forse il trenino sarebbe la soluzione migliore.

In fondo, almeno sognare per ora non costa nulla.

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