BOLZANO

La via dei ladri a Oltrisarco è sulla ferrovia

La rabbia dei commercianti: "La mancanza di barriere favorisce la fuga delle bande organizzate"


di Alan Conti


BOLZANO.  Un doppio binario di furti e disagi è quello che corre dietro il complesso "Blu Center" di Maso della Pieve e, in generale, lungo la zona. E' proprio la ferrovia, infatti, la via d'accesso e di fuga di bande di malviventi che, con sistematica regolarità, hanno colpito tutti gli esercenti della strada. Benzinai, tabacchini, negozi e persino mobilifici: non si salva nessuno da un martellamento continuo che sta portando all'esasperazione chi in questa lingua di Oltrisarco lavora. L'ultimo episodio, una manciata di giorni fa, è stata l'irruzione negli ambulatori di "Dentisti Riuniti" con gli uffici messi a soqquadro e il furto di qualche attrezzatura. Piccoli bottini in cui, di norma, sono più i danni dell'ammanco. Non bastasse questo, tutto viene aggravato da una situazione di disagio legato al passaggio del treno e alle sue vibrazioni. Questo, oggettivamente, va messo in preventivo per un'attività che apre nelle vicinanze di un binario: quel che è meno prevedibile è che dentro i negozi piombino sassi come missili in grado di sfondare le finestre. «Nel bagno del mio esercizio - racconta un'esercente che desidera restare anonima - ho trovato un sasso che ha spaccato violentemente la finestra polverizzando le piastrelle. Se ci fosse stato qualcuno dentro non saremmo qui a raccontarlo». Saltare la piccola recinzione che separa i negozi dalla ferrovia, comunque, è davvero un gioco da ragazzi e di sera ci si può oggettivamente avvantaggiare nel cercare di delinquere. A essere particolarmente stufi, logicamente, sono tutti gli esercenti che si uniscono nella richiesta di una barriera di separazione che sia definitiva e sicura. Roland Lanziner, titolare di "Hein Gericke", è tra i pochi a ritenersi fortunato. «Solo una volta hanno tentato di entrare nel negozio lasciando dei segni sulla porta. Diciamo, però, che le grate e l'allarme hanno sempre funzionato bene come deterrente» Ad aprire una porta sulla possibilità di installare qualche barriera in più è l'assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Gallo: «Come amministrazione non abbiamo competenza su questo tipo di opere che sono, da sempre, realizzate di concerto tra Provincia e Rfi. Possiamo, comunuqe, proporci come tramite». Anche il capo della Polizia ferroviria Vincenzo Tommaseo da tempo sta facendo pressioni a Rfi, perchè intrevega strutturalmente lungo la linea.













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