Modesto il bottino, danni ingenti tra Sesto Pusteria e Dobbiaco. Nel mirino anche il Bad Moos e il Rainer: via le casseforti

Ladri in Alta Pusteria: a segno 7 colpi

Le incursioni nel giro di due notti tra Dobbiaco, Sesto e Auronzo


Aldo De Pellegrin


SESTO PUSTERIA. Ancora una volta, dopo i raid notturni che l'estate scorsa hanno colpito alberghi e rifugi fra Sesto e il Comelico, i professionisti del furto in hotel si sono rifatti vivi in Alta Pusteria: 7 colpi in due notti. Quattro hotel visitati e derubati a Sesto fra domenica e lunedì, tre a Dobbiaco nella notte fra mercoledì è giovedì. Oltre a un tentativo di effrazione registrato negli uffici degli impianti della Croda Rossa di Sesto e a due altre incursioni ladresche messe a segno, sempre nella notte di mercoledì, in due aziende ricettive di Auronzo.

E' questo il bilancio attuale, quantomeno quello finora noto stante il riserbo con cui vengono condotte le indagini, dei due nuovi raid ladreschi che dall'inizio della settimana hanno messo in allarme le forse dell'ordine e gli albergatori dell'Alta Pusteria e delle aree limitrofe. La serie di furti è iniziata nella notte fra domenica e lunedì a Sesto Pusteria, dove sono stati presi di mira l'hotel Rainer, di proprietà della famiglia dell'ex sindaco del comune, l'hotel Tre Cime e anche lo Sport&Kurhotel Bad Moos nonchè il vicino Mühlenhof. Dall'hotel Rainer i malviventi sono riusciti ad uscire con l'intera cassaforte, asportata dagli uffici, che è stata ritrovata alcune ore più tardi in un vicino bosco, sventrata e svuotata del denaro e degli oggetti di maggior valore in essa contenuti.

Decisamente inferiore il bottino che i ladri, proseguendo nella loro opera, hanno racimolato negli altri hotel visitati, come allo Sport&Kurhotel Bad Moos dove i danni da effrazione, procurati usando i piedi di porco ed altri strumenti analoghi, sono stati quasi maggiori dell'importo del fondo cassa del bar e di pochi altri valori rubati. Solo danni invece, per quanto risulta, al Mühlenhof, che facendo capo al Bad Moos non custodisce solitamente denaro e valori in deposito mentre danni da effrazione sono stati registrati anche agli uffici dell'altrettanto vicina cabinovia della Croda Rossa, dove i ladri sono riusciti ad entrare ma non hanno trovato nulla di valore.

I professionisti del furto, difficile dire se si tratti delle stesse persone o di altri ladri, sono tornati in azione la notte scorsa per colpire a Dobbiaco, forse provenienti da Auronzo attraverso Misurina, dove hanno visitato l'hotel Laurin nei pressi dello stadio del fondo, svellendo e rubando anche in questo caso la cassaforte con comunque poco contenuto dichiarato per proseguire quindi la loro opera in un altro hotel di Dobbiaco nuova e concluderla, verso le quattro del mattino, al soggiorno montano dell'Aeronautica di Villa Irma, dove sono riusciti ad impadronirsi solo del fondo cassa prima di essere messi in fuga dall'arrivo del piantone di servizio.

«Più dei danni, anche se talora consistenti, - è stato il commento di uno degli albergatori vittima di furto, che però tiene all'anonimato - è la sensazione di insicurezza e di paura che tali furti istillano nei clienti a rovinare il clima di vacanza.»

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