Ladri senz’anima rubano il seggiolino a ragazza disabile 

Furto con spaccata nella vettura parcheggiata in via Resia «È fatto su misura e per averne un altro servono mesi» 


di Paolo Tagliente


BOLZANO. Se esistesse una classifica dei reati più odiosi, quello subìto l’altro giorno da Maria (nome di fantasia) si aggiudicherebbe senza dubbio il primo posto. Sì, perché i topi d’auto che hanno preso di mira la vettura di Maria, mandandole in frantumi un vetro con un’enorme pietra del peso di diversi chili, non hanno portato via una cosa qualunque. No, i malviventi si sono presi il seggiolino realizzato su misura per Rita (altro nome di fantasia), la figlia diciannovenne di Maria, che è tetraplegica e in macchina può muoversi solo dopo essere stata assicurata a quella speciale sedia. «Attorno alle 16 di sabato – spiega la donna, che risiede nella zona di via Resia – ho lasciato la mia Citroën Doblo in uno degli stalli riservati ai portatori di handicap davanti allo stadio Europa. C’era parecchia folla perché era in corso il Festival studentesco, nel vicino Palasport». Maria, che di solito non parcheggia lì, chiude la macchina e se ne va tranquilla a casa. La brutta sorpresa arriva il giorno successivo. «Attorno alle 14 di domenica – continua il racconto – mi hanno chiamato i vigili, invitandomi a scendere. Non capivo. All’inizio ho temuto di aver commesso qualche infrazione, ma una volta nel parcheggio, ho capito subito». Qualcuno aveva sfondato un vetro laterale della vettura, usando un enorme pietra e poi, infilandosi all’interno dell’abitacolo, aveva tagliato le cinghie che assicuravano il seggiolino ai sedili e lo aveva portato via. «Non credevo ai miei occhi – sbotta Maria – perché si tratta di una sedia particolare e indispensabile per mia figlia. Credo che chi l’ha rubata pensasse di aver a che fare con qualche seggiolino avveniristico per bambini e ha creduto di poter raggranellare qualche soldo, vendendolo». Invece, non era affatto così. È vero che l’oggetto in sé costa attorno ai 1.700 euro (anche se è stato danneggiato), ma il suo valore è altissimo soprattutto perché si tratta di un oggetto che consente a una ragazza con gravi problemi di spostarsi sulle medie e lunghe distanze. Una ragazza che per i prossimi dovrà scombussolare la propria vita. «Per fortuna – rivela Maria – la scuola è vicina e possiamo raggiungerla con la sedia a rotelle, ma mia figlia dovrà disdire numerose sedute di terapia perché, per avere un nuovo seggiolino è necessario un lungo iter burocratico e temo che non potremo avere il nuovo sedile prima di luglio o agosto». Tutti i furti sono odiosi, ma quello messo a segno l’altro giorno in via Resia li batte sicuramente tutti. Una sola parola per commentarlo: vergogna.















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